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Livres anciens et modernes

Jules Renard, Tullio Pericoli, Guido Vergani, Orio Vergani

PER NON SCRIVERE UN ROMANZO. DIARIO 1887-1910

Serra e Riva Editori, 1980

29,99 €

Studio Maglione Maria Luisa

(Napoli, Italie)

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Détails

Année
1980
Lieu d'édition
Milano
Auteur
Jules Renard
Pages
359
Volume
1
Série
Volume 9 di Biblioteca del Minotauro
Éditeurs
Serra e Riva Editori
Format
21 cm
Edition
Prima
Thème
Letteratura francese, Letteratura, Romanzi autobiografici, Biografie, Memorie, Diari, Libri rari, Libri fuori catalogo, Collezionismo, Lettura, Morte, Introspezione, Intellettuali, Diario intimo, Ironia, Libri del secolo, Aforismi, Battute, Osservazioni, Salotti, Campagna, Provincia, Società, Prosa, Lettere, XIX secolo, Capolavori, Carteggio, Epistolario, Resoconti, Appunti, Autobiografie, Vita culturale, Vita sociale, Teatro, Frasi brevi, Satira, Umorismo, Freddure, Schizzi, Contadini, Ottocento, Novecento, Prime edizioni
Préface par
Guido Vergani
Description
MACCHIETTE/BRUNITURA, LIEVE USURA DELLA COPERTINA, SEGNI DEL TEMPO. MAI SFOGLIATO. RARO.
Traducteur
Orio Vergani
Illustrateur
Tullio Pericoli
Jaquette
Oui
Etat de conservation
En excellent ètat
Langues
Italien
Reliure
Couverture souple
Dédicacée
Non
Print on demand
Non
Condition
Neuf
Premiére Edition
Oui

Description

Nella mia memoria di bambino, il Diario di Jules Renard è la sopravvivenza e il ritorno di mio padre alla vita. Era l'inverno del 1944. Mio padre era stato licenziato dal Corriere della Sera subito dopo il 25 luglio 1943, non aveva aderito alla repubblichina di Salò e non lavorava. Era un uomo ancora giovane, ma lo ricordo vecchio, distrutto: soffriva la tragedia, il dolore di quegli anni con tali sensi di colpa e tale autocritica da non ritrovarsi più. La famiglia e l'inflazione avevano dato fondo alla liquidazione del "Corriere". Si viveva di briciole e di una scorta di tapioca che impastavamo con poco latte e molta acqua. Un giorno mio padre trasse dalla biblioteca i cinque volumi della prima edizione del Journal Inédit, stampati fra il 1925 e il 27 da François Bernouard; segnò a matita le pagine da tradurre e si mise al lavoro, un po' scrivendo a mano e un po' dettando a zia Maria, che divideva con noi lo sfollamento. Attraverso Renard, amato soprattutto per l'amore che l'autore di Poil de carotte portava al fanciullo infelice che era stato, mio padre ricominciò a lavorare, a vivere. E la famiglia ricominciò a sopravvivere. La traduzione gli era stata commissionata dall'editore Mazzocchi e da Franco Bondioli che, per la Domus, curava una collana di memorie, biografie, saggi e testimonianze, la Ruota della fortuna. La prima traduzione (è rimasta anche l'unica) del Diario usci nel giugno del 1945, poco più di un mese dalla fine della guerra e dalla Liberazione. Anche questo era un segno.
Romanzo-verità di una vita e, insieme, cronaca dal di dentro di un'epoca e della società letteraria francese a cavallo del secolo, il Journal è nella sua stesura integrale di oltre millecinquecento pagine. Mio padre ne scelse e tradusse più di un terzo, escludendo soprattutto le insistenze su personaggi e momenti minori. Rispetto all'edizione del 1945, questa, che ho curato nel ricordo di quel lontano inverno della nostra storia e di mio padre, è limata qua e là e, qua e là, asciugata per rendere più immediato il carattere intero del libro.

Renard annota sul suo diario: "Nella mia vita non vedo che motivi per non scrivere un romanzo". La sua biografia può sembrare in effetti incolore, e priva di spunti romanzeschi; ma è pur vero che il padre si spara una fucilata in pieno petto, e che la morte della madre (che in un sogno incestuoso ossessiona le notti dello scrittore) ha tutto l'aspetto di un suicidio. In casa Renard manca solo un vero delitto; eppure, se ne respira l'aria. Ma chi è il colpevole? Il padre e i fratelli che, chiusi in un ambiente provinciale, non lo capiscono e non leggono i suoi libri? La madre, incapace di amarlo e di esserne riamata? I contemporanei, gli ambienti letterari della Parigi del Liberty, per cui egli non è che "il primo dei piccoli scrittori"? O lui stesso, che col suo vittimismo non può scrollarsi di dosso l'immagine del ragazzino infelice che è stato, egoista, vanitoso, pronto all'invidia e alla malignità, malato di un'aridità sentimentale nella quale solo a tratti si aprono abissi di tenerezza? Di tutti questi motivi, Renard non ha mai voluto o saputo fare un vero romanzo. Fanatico della phrase courte, disperatamente teso alla ricerca di uno "stile verticale", quando, nel 1910, segue nella tomba i suoi personaggi (il padre e la madre), il suo romanzo è ancora di là da venire. Bisognerà aspettare il 1926, l'anno della prima pubblicazione postuma di questo Diario, in cui si rivela pienamente il grande scrittore.

Jules Renard nasce nel 1864 a Châlons-sur-Mayenne, uno dei più piccoli comuni della provincia francese. Le vicende e i rapporti familiari della sua infanzia di bambino "incompreso" sono narrate nella sua opera più nota, Poil de carotte (1894), poi adattata a commedia. Trasferitosi a Parigi nel 1981, è con Vallette e Rachilde, tra i fondatori del "Mercure de France", la celebre rivista dei simbolisti. Della sua produzione narrativa e teatrale, sempre tesa alla ricerca di un successo che non gli arriderà mai in modo definitivo, sono particolarmente apprezzate Le pain du ménage (1899), le Histoire naturelles (1896), L'écornifleur (1892).

Descrizione bibliografica
Titolo: Per non scrivere un romanzo. Diario 1887-1910
Titolo originale: Journal Inédit
Autore: Jules Renard
Traduzione di: Orio Vergani
Prefazione di: Guido Vergani
Editore: Milano: Serra e Riva Editori, 1980
Lunghezza: 359 pagine; 22 cm
Collana: Volume 9 di Biblioteca del Minotauro
Soggetti: Letteratura francese Biografie Memorie Diario Libri rari fuori catalogo Collezionismo Lettura Morte Introspezione Belle Époque parigina Intellettuali Somerset Maugham Samuel Beckett Susan Sontag Diari Ironia Libri del secolo Le Monde Aforismi Battute Osservazioni argute Personaggi Salotti parigini Moda Campagna Provincia Società Prosa Académie Goncourt Cimitero Chaumot Corbigny Guitry Lautrec Léon Blum Lepic Lettere Rostand Sarah Bernhardt Tristan Bernard Victor Hugo Donald Barthelme XIX Sindaco socialista Suicidio Echo Paris Le Figaro Madame Maman Marinette Mirbeau Monsieur Oscar Wilde Poil de Carotte Ragotte Verlaine Margueritte Villaggio Capolavori Chef-d'oeuvre Carteggio Epistolario Resoconti Eventi familiari Appunti Marie Morneau Autobiografie Vita culturale sociale Teatro Barrès Marcel Schwob Alphonse Daudet Chitry-les-Mines Nièvre Frasi brevi Satira Umorismo Freddure Schizzi Histoires naturelles Bucoliques Phrases courtes Bibliothèque de la Pléiade Un journal intime de la vie littéraire Contadini Ottocento Novecento Flammarion Gallimard Huysmans Baudelaire Prime edizioni French literature Biographies Memoirs Diary Rare out of print Collecting Reading Death Introspection Intellectuals Diaries Irony Books of the century Aphorisms Jokes Witty observations Characters Parisian salons Fashion Countryside Province Society Prose Cemetery Letters 19th Socialist mayor Suicide Village Masterpieces Correspondence Epistolary Reports Family events Notes Autobiographies Social cultural life Theatre Short sentences Satire Humor Puns Sketches Peasants 19th 20th century First editions
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