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Libri antichi e moderni

Stefano Maggi

Pietrarsa. Da officina a museo ferroviario

Rubbettino, 2024

26,60 € 28,00 €

Rubbettino

(Soveria Mannelli, Italie)

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Dettagli

Année
2024
ISBN
9788849882315
Pages
336
Série
Varia
Éditeurs
Rubbettino
Format
239×169×28
Edité par
Stefano Maggi
Thème
Industrializzazione e storia industriale, Industria dei trasporti, Storia d’Europa, Treni e ferrovie: argomenti d’interesse generale, Napoli
Etat de conservation
Neuf
Langues
Italien
Reliure
Couverture souple
Condition
Neuf

Descrizione

Luogo unico in Italia, affacciato sul Golfo di Napoli, il Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa racchiude un pezzo significativo di storia del Paese. Nel 1840, venne qui fondato dal re Ferdinando II di Borbone il Reale Opificio meccanico e pirotecnico di Pietr’arsa, che divenne la più grande industria del Regno delle Due Sicilie e una delle più importanti dopo l’unificazione nazionale. Nel 1839, proprio in quest’area era stata inaugurata la prima ferrovia della Penisola, che collegava Napoli a Granatello di Portici. Le Ferrovie Italiane, dunque, non hanno scelto un semplice capannone industriale per conservare e divulgare le loro antiche glorie, ma hanno deciso di valorizzare il primo opificio e l’officina riparazioni sulla prima tratta ferroviaria nazionale. Il libro è articolato in tre sezioni: Pietrarsa com’era, Pietrarsa diventa museo FS, Pietrarsa rinasce, ciascuna delle quali ripercorre un periodo storico riguardante rispettivamente i 135 anni di vita dell’officina, il primo allestimento del museo e il recente rilancio completato dalla Fondazione FS, che ha dato nuova vita e nuovi orizzonti culturali all’intero complesso. Testi di Luigi Cantamessa, Sara Cirasola, Stefano Maggi, Fabio Mangone, Oreste Orvitti, Valeria Pagnini, Ilaria Pascale, Aldo Riccardi, Paolo Rumiz. Costituita il 6 marzo 2013, la Fondazione FS Italiane si occupa di recuperare, valorizzare e consegnare integro alle generazioni future il patrimonio storico delle Ferrovie italiane, tassello fondamentale dell’identità nazionale. Custodisce una collezione di rotabili d’epoca composta da oltre 400 mezzi – di cui circa 200 funzionanti e operativi – gli archivi e le biblioteche, i musei di Pietrarsa e Trieste Campo Marzio, le sale storiche nelle stazioni e le linee ferroviarie un tempo sospese, oggi recuperate a una nuova vocazione turistica con il progetto «Binari senza Tempo», a vantaggio delle comunità e dei territori.
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