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Livres anciens et modernes

Pasolini, Pier Paolo

Poesie

Primon,, 1945

5000,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italie)
Fermé jusqu'au 24 août 2025.

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Détails

Année
1945
Lieu d'édition
San Vito al Tagliamento,
Auteur
Pasolini, Pier Paolo
Pages
pp. 35 [5].
Éditeurs
Primon,
Format
in 8°,
Edition
Prima edizione.
Thème
Poesia Italiana del '900
Description
brossura avorio scuro con minima unghiatura, titoli neri al piatto e al dorso,
Premiére Edition
Oui

Description

LIBRO Edizione originale fuori commercio, di eccezionale rarità. Ottimo esemplare numero 72 di 105, con titoli al dorso leggermente scoloriti ma senza perdite. «Oggi io sono andato a San Vito a prendere dall’editore i pacchetti delle mie “Poesie” dedicate a te. Dovevano essere il regalo per quando ritornavi». Così Pasolini in una lettera idealmente indirizzata al fratello Guido nel maggio del 1945, quando la notizia della sua uccisione nell’eccidio di Porzus del febbraio precedente aveva ormai raggiunto il poeta e la madre, trasformando quella dedica già decisa in un tragico presagio. E non differente valore assunse anche il verso di Saffo «Tethnàken d’adòlos thèlo» - ovvero «Vorrei veramente essere morta» - posto in esergo a questa silloge che segnò l’esordio in italiano di Pasolini. Impressa a spese dell’autore in soli 105 esemplari fuori commercio dalla Stamperia Primon, a essere qui raccolti sono canti di ricordo e di morte sensualmente intrecciata alla vita, tutti composti tra il marzo 1943 e il marzo 1945. Straordinaria per rarità e contenuto, oltre all’ancora intima vocazione delle poesie è la ricerca sulla lingua italiana a emergere, in un rapporto problematico e affatto risolto nonostante la guida offerta da prestigiosi maestri, a partire da Leopardi. Scrive a questo proposito Pasolini nella preziosa «Appendice» al volumetto: «Intorno alla lingua di queste poesie potrei dire troppe cose, poiché in questo problema vedo ora riassumersi tutti gli altri infiniti. Basti dire ch’io non lo sento punto risolto in quella sintassi, in quegli aggettivi, in quella maniera tradizionale. I poeti che si potrebbero nominare a questo riguardo dai più antichi agli odierni, il lettore appena colto può ricordarli da solo; ma confesserò una mia predilezione, a tutto il marzo 1945, per la lingua dell’ottocento con Leopardi, Foscolo, Tommaso e Cattaneo». Un posizionamento significativo, quest’ultimo, in una fase in cui l’adozione dell’italiano si muoveva ancora insieme all’utilizzo del friulano e al suo studio – con l’Academiuta fondata nel febbraio di quello stesso 1945 – e ancora lontana da quegli affondi sullo stato della lingua nazionale che avrebbero trovato particolare definizione nel fondamentale saggio «Nuove questioni linguistiche», apparso il 26 dicembre 1964 sulle pagine di «Rinascita». Bibl: P.P. Pasolini, «Le lettere. Con una cronologia della vita e delle opere. Nuova edizione a cura di Antonella Giordano e Nico Naldini», Garzanti, 2021.

Edizione: edizione originale fuori commercio, di eccezionale rarità.
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