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Libri antichi e moderni

Émile Pouget, Alfredo M. Bonanno

SABOTAGGIO

La Fiaccola, 1973

19,99 €

Studio Maglione Maria Luisa

(Napoli, Italie)

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Dettagli

Année
1973
Lieu d'édition
Ragusa
Auteur
Émile Pouget
Pages
95
Volume
1
Série
Volume 7 di Biblioteca Anteo, la Rivolta
Éditeurs
La Fiaccola
Format
21 cm
Edition
Prima
Thème
Anarchismo, Politica, Pamphlets, Sindacalismo, Anarchici, Movimento operaio, Francia, Sabotaggio, Rivoluzione, Libri fuori catalogo, Collezionismo, Manuali, Lotta politica, Libri Vintage, Resistenza, Diritti sociali, Ostruzionismo
Préface par
Alfredo M. Bonanno
Description
FONDO DI MAGAZZINO. LIEVI SEGNI DEL TEMPO. RARO.
Jaquette
Non
Etat de conservation
En excellent ètat
Langues
Italien
Reliure
Couverture souple
Dédicacée
Non
Print on demand
Non
Condition
Neuf
Premiére Edition

Descrizione

Redatto nella prima decade del secolo, Sabotage rappresenta il manuale più spedito e completo di teoria e pratica del sabotaggio inteso come strumento di lotta dei lavoratori contro lo sfruttamento padronale. Di lettura agevole, ricco di esempi significativi, provvisto di un naturale supporto giustificativo dei motivi che condussero il movimento operaio all'uso di quest'arma di lotta, sabotage ha oggi la stessa freschezza e la stessa utilità dell'epoca in cui fu scritto e, ancora oggi, si pone di fronte alle stesse titubanze e alle stesse indecisioni del movimento operaio, quando non si pone davanti alla stessa delittuosa azione frenante, posta in atto dai riformisti. Emile Pouget fu giornalista francese e militante del movimento rivoluzionario internazionale. Figlio di un notaio di Pont-de-Salars, sull'Aveyron, fin da ragazzo svolse attività di pubblicista, giungendo a redigere Le Père Peinard, il famoso giornale anarchico, che in breve divenne un simbolo di lotta e di fede nell'idea. L'attività rivoluzionaria di Pouget si svolse quasi esclusivamente nel campo sindacale. Nel 1883 venne accusato di propaganda antimilitarista e arrestato. Nel corso di una perquisizione al giornale furono trovati opuscoli diretti all'esercito e opuscoli che parlavano della propaganda con i fatti. La manifestazione, che culminò con l'arresto di Pouget, vide, per la prima volta, sulle piazze la famosa bandiera nera. In testa al corteo erano appunto: Pouget, Luisa Michel e Mareuil. La tesi di Pouget, in materia sindacale, è quella fondata sui principi fondamentali di natura rivoluzionaria. I lavoratori hanno il diritto e il dovere di attaccare i padroni, per strappare loro quella parte che quest'ultimi rubano con l'ingordigia capitalistica e con i processi di accumulazione; ma questa lotta deve essere basata sulla logica rivoluzionaria e sull'iniziativa della massa lavoratrice, non affidata, delegata, a rappresentanti che poi costituiscono strutture burocratiche, che possono magari prendere il nome di sindacati, ma che in definitiva non fanno altro che servire il padrone, vendendosi al migliore offerente, o re stando legati al loro dialogo col potere. Creatore, in Francia, delle Camere sindacali, insistette molto sulla capacità organizzativa delle masse lavoratrici, studiando tutte le possibili forme di una struttura sindacale nazionale o multinazionale, ma sempre cercando di garantire l'autonomia dei gruppi e delle camere locali, prevedendo al limite in certe occasioni particolari l'azione rivoluzionaria di gruppi capaci di attaccare il padrone e di danneggiarlo nei propri interessi, restando nell'anonimato, ma lavorando sempre all'interno di una logica sindacale di richiesta di miglioramenti. L'esperienza inglese delle Trade Union lo fece lungamente riflettere sulle possibilità di un simile disegno. Nel suo pensiero è, in un certo senso, presente costantemente questa ambivalenza tra la necessità di un'organizzazione sindacale che minaccia sempre di sclerotizzarsi e l'imprescindibile apertura all'iniziativa spontanea delle masse lavoratrici. Verso la fine del secolo, sul giornale Le Père Peinard scrive una serie di articoli in cui finisce per identificare lo sciopero generale con la rivoluzione, partendo sempre però da quella spinta della base che costituisce, in un certo senso, la caratteristica essenziale del suo sindacalismo. Dopo Le Père Peinard passerà a dirigere il settimanale della CGT La voix du peuple intorno al 1900. Pouget mori nel 1931. Il punto di partenza di Pouget era scaturito dalla constatazione che nell'ultimo ventennio del secolo, in Francia, l'attività dei gruppi anarchici era andata ad arenarsi praticamente in una miriade di attività frammentarie. A tal proposito Nettlau scrive: In Francia, a partire dal 1880, il gruppo con la sua assoluta autonomia, con le sue attività volontarie, con l'assenza di forze contrastanti, di ostacoli e di avversari, a meno che non cercasse la lotta fu indubbiamente per gli anarchici una forma ideale di raggruppamento; ma quando il gruppo non aveva un obiettivo molto diretto da raggiungere, esso rappresentò anche un modo per isolarsi e per paralizzare le energie. Il gruppo fu anche un organismo facilmente annientabile giacché non era difeso da alcuna vasta collettività. Fin dal 1879 Pouget lotta per convincere gli anarchici della necessità di superare questo isolamento ed entrare nei sindacati, visto che non esistevano praticamente altri strumenti d'azione in seno al movimento operaio. Dopo la parentesi del suo arresto dal 1883 al 1886 Pouget prende contatto con Pelloutier. Il meccanismo delle Bourses du Travail, creato sotto il beneplacito del governo per fare concorrenza agli uffici di collocamento padronali, nella speranza che la cosa servisse da freno alle pretese degli operai, divenne in breve il mezzo più idoneo per l'entrata degli anarchici nelle strutture sindacali. Nel 1894 Pelloutier era vice-segretario della federazione, mentre l'anno successivo era segretario generale e vice-segretario era un altro. anarchico: Delesalle. Che cosa apportarono gli anarchici all'interno del movimento sindacale francese ed europeo? Per prima cosa l'odio contro le strutture statali e contro il militarismo. Pouget venne arrestato, tra l'altro, perchè in possesso di un opuscolo diretto all'esercito dove i soldati venivano spinti ad imbracciare le armi ed uccidere gli ufficiali per marciare insieme al popolo contro il governo e lo Stato. Sempre all'interno della struttura sindacale vi furono anarchici che si interessarono più specificamente del sindacalismo vero e proprio, anche senza arrivare all'estremo di Monatte, come Yvetot e Delesalle, ed altri la gran maggioranza che si interessarono dell'introduzione di metodi di lotta operaia diretta, come appunto Pouget. Un esempio di questi metodi è lo scritto che presentiamo.

Descrizione bibliografica
Titolo: Sabotaggio
Titolo originale: Sabotage
Autore: Émile Pouget
Introduzione di: Alfredo M. Bonanno
Editore: Ragusa: La Fiaccola, Maggio 1973
Lunghezza: 95 pagine; 21 cm
Collana: Volume 7 di Biblioteca Anteo, la Rivolta
Soggetti: Anarchismo Sindacalismo Ideologie politiche Manuali Guide Libri Vintage fuori catalogo Anarchici francesi Sabotaggio Rivolta Lotta politica Sfruttamento padronale Profitto Lavoro Padrone Manuale Teoria Pratica Lavoratori Difesa Diritti sociali Resistenza Sfruttati Vittime Capitale Capitalismo Marxismo Famiglia Condizioni sociali Deboli Liberazione Libertà Schiavi Schiavitù Merce Morale di classe Metodi Ostruzionismo Scioperi Novecento Classici Consultazione Collezionismo Socialismo Fourier 1871 Comunardi Narbonne Comune Parigi Barricate Attivismo Lycéen républicain Francia Bakunin Syndicat des employés du textile Sindacato Impiegati Tessile Londra Congresso Internazionale Manifestazioni Disoccupati Assalto Forni Louise Michel Militanza Propaganda rivoluzionaria Rivoluzione Comunismo Filosofia Constant Martin Ca ira Père Peinardì Duchesne Hébert Arrabbiati Enragés Sanculotti Radicali Fernand Pelloutier Sciopero generale CGT Tolosa Boicottaggio Voix du peuple Charte d'Amiens Griffuelhes Monatte Enrico Malatesta Polemiche Dibattiti Idee M. Nettlau Storia Giornalismo Quotidiani Giornali Zoccoli Sabots Pensiero Azione Ribellione Rivolte collettive Coscienza Anticlericalismo Antiparlamentarismo Antimilitarismo Istituzioni Critica sociale Potere Palazzo Operai Movimento operaio Jules Guesde sfruttati Giornata lavorativa Otto ore A cattiva paga, cattivo lavoro Almanach Père Peinard J. Taillandier L'action directe Confédération générale du travail Volontà Mouvement Prolétarien Les lois scélérates Francis de Pressensé Léon Blum Carmine Mangone Anarco-Sindacalismo Proletariato Guerra Kropotkin Non-violenza Libertarismo Sospensione del giudizio Résistance ouvrière et solidarité Solidarietà Anatemi Appaltatori Balzac Belligeranti Biasimo Borghesia Classe operaia Clienti Commercio Conflitti Consumatori Contratto criminale Ferrovieri Filatori Fornai Forza Go Canny Jaurès Krumiri Antagonismo Industriali Lione Macchine Mercato Metodi Mezzi Morale Muratori Pane Prezzi Inflazione Rendita Paralizzare Impedire Prodotti Renault Sabotatori Salario Scioperanti Società Tagliatori Tattica Trucchi Neo-Malthusianismo Lucro Produzione Massa Amore libero Droga Scaricatori Kerr & Company Compagni Multinazionali Industrie Aziende Joll Umanità Nova George Sorel Guerriglia Maurice Leblanc Hubert Lagardelle Arsène Lupin Passiva Maitron Garmy Rosmer Dunois Vietnam Imboscate Pamphlets Staking Picchettamento Frankrijk Sociale geschiedenis 1789 Sociale ideeën en bewegingen Vakbeweging Yvetot Delesalle Mareuil Anarchism Syndicalism Political ideologies Manuals Guides Out of print books French anarchists Sabotage Revolt Political struggle Boss exploitation Profit Work Boss Manual Theory Practice Workers Defense Social rights Resistance Exploited Victims Capitalism Marxism Family Social conditions Weak Liberation Freedom Slaves Slavery Commodity Class morality Methods Obstructionism Strikes Twentieth century Classics Consultation Collectibles Socialism Communards Commune Paris Barricades Activism France Union Employees Textile London International Congress Demonstrations Unemployed Assault on ovens Militancy Revolutionary propaganda Revolution Communism Philosophy Angry Sans-culottes Radicals General strike Toulouse Boycott Polemics Debates Ideas History Journalism Daily newspapers Clogs Thought Action Rebellion Collective revolts Consciousness Anticlericalism Antiparliamentarism Antimilitarism Institutions Social criticism Power Palace Workers' movement Exploited Workday Eight hours Bad pay, bad work Will Anarcho-Syndicalism Proletariat War Non-violence Libertarianism Suspension of judgment Workers' resistance and solidarity Solidarity Anathemas Contractors Belligerents Blame Bourgeoisie Working class Customers Trade Conflicts Consumers Criminal contract Railway workers Spinners Bakers Force Antagonism Industrialists Lyon Machines Markets Morality Bricklayers Bread Prices Inflation Rent Paralyze Prevent Products Renault Saboteurs Salary Strikers Society Cutters Tactics Tricks Neo-Malthusianism Profit Mass production Free love Drugs Dockers Comrades Multinationals Industries Companies Humanity Nova Guerrilla Ambush Picketing
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