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Livres anciens et modernes

Giovanni Spadolini

Senato vecchio e nuovo Dal risorgimento alla Repubblica

Casa editrice Felice Le Monnier, 1993

22,00 € 30,99 €

Libreria della Spada online

(Firenze, Italie)

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Détails

Année
1993
ISBN
9788800856898
Lieu d'édition
Firenze
Auteur
Giovanni Spadolini
Pages
XIV-472
Volume
1
Éditeurs
Casa editrice Felice Le Monnier
Format
18x26x4
Edition
Prima Edizione 1993 Edizione Speciale edita da Casa editrice Felice Le Monnier per Cassa di Risparmio di Firenze.
Description
Pelle ed. sovracc. ill. colori
Jaquette
Oui
Etat de conservation
En excellent ètat
Langues
Italien
Reliure
Couverture rigide
Dédicacée
Non
Print on demand
Non
Condition
Ancien
Premiére Edition
Oui

Description

Edizione Speciale edita da Casa editrice Felice Le Monnier per Cassa di Risparmio di Firenze.

Nelle stanze di Palazzo Giustiniani - le stanze ancora dominate dall'ombra severa e un po' accigliata di Enrico De Nicola - sono nate, fra il 1987 e il 1993, quasi tutte le pagine che compongono questo vo-lume, interamente dedicato alla nascita e alla trasformazione dell'alta Assemblea, dallo statuto del 1848, attraverso l'ininterrotta campagna per la riforma, fino alla costituzione della Repubblica del 1947, che realizza il bicameralismo fondato sulla pari dignità dei due rami del Parlamento entrambi elettivi. «Parlamento»: parola scoperta solo nella Costituzione del 1948.

Senato vecchio e nuovo si compone di tre parti. Primo: «Lineamenti storici del Senato dal 1848 ad oggi». Secondo: «Fra Einaudi e Croce».

Terzo: «Ritratti di senatori dei decenni repubblicani». Più un'appendice di scritti sparsi.

Al testo si aggiunge un importante apparato iconografico di oltre quattrocento tavole, in larghissima misura inedite, frutto di una ricerca accurata e completa dovuta alla cortesia della biblioteca del Senato e degli altri valenti funzionari dell'amministrazione di Palazzo Madama.

Lineamenti storici. È il Senato, modellato sullo schema inglese, palladio della monarchia, che si sposta da

Torino a Firenze per approdare a Roma. L'itinerario che dal primo e più autentico Palazzo Madama sbocca, attraverso la Galleria degli Uffizi nel quinquennio fiorentino, all'altro e definitivo, il palazzo di Giuliano dei Medici che intreccia Papato e Rinascimento.

E poi, inquadrati nel loro tempo, nei loro conflitti, nei loro contra-sti, e anche nelle loro miserie, i vari presidenti del Senato che si susseguirono nelle varie fasi del post-Risorgimento, la destra storica, la sinistra, il giolittismo, il dopoguerra fino al fascismo e alla liberazione, punto di inizio di una nuova storia costituzionale e politica (un particolare capitolo è dedicato al Senato visto e spesso malvisto da Giolitti).

Il Senato regio, nei suoi quasi cent'anni di vita, ebbe sempre nettissima la coscienza della sua provvisorietà e della sua riformabilità. L'antico giudizio di Cavour pesò costantemente sulla sua opera. Nessuna pompa «maiestatica» annullò o temperò questa consapevolezza.

Ed ecco perché un'ampia parte del volume è dedicata alla riforma del Senato da Depretis a Giolitti fino all'intuizione, che nasce con la commissione Arcoleo, di un potere costituente interno alla stessa logica di Palazzo Madama (siamo nel 1910), destinato ad aprire la via a quel Senato elettivo cui si sarebbe arrivati solo con la Repubblica.

La seconda parte dell'opera si muove come il titolo, «Fra Einaudi e Croce». Illumina gli aspetti più gloriosi del Senato vitalizio nella testimonianza diretta di Luigi Einaudi; sottolinea gli stretti legami con Croce attraverso il carteggio con la biblioteca di Palazzo Madama ricostruito integralmente nell'arco 1910-1952; via via si allarga a considerare altre personalità, come Villari o Fortunato, che ebbero dignità senatoria. Per concludersi con diciotto ritratti di senatori repubblicani che riflettono la «storia nuova» del dopoguerra, il nuovo Senato. Nella congiunzione col vecchio e, insieme, nella sua ansia di novità.

De Nicola, Sturzo, Paratore, Parri, Conti, Zoli, Scelba, Pesenti, Piccioni, Merzagora, Basso, Caleffi, Ravera, Malagodi, Ruffilli, Chiaromonte, Saragat, Pertini.

L'appendice è conclusa dall'introduzione ai lavori del Senato per la riforma del bicameralismo del 1990: bicameralismo non più perfetto ma assolutamente paritario.

Quasi un secolo e mezzo di storia. Con una grande ombra: Croce.

«La vita di Croce - sono parole di Spadolini - è intimamente legata alla vita del Senato, del Senato regio per il periodo che va dal '910 al 943, del Senato repubblicano per la prima legislatura, dal '48 al '52, dopo l'esperienza dell'Assemblea Costituente. E non c'è vicenda del Senato, nelle ore gloriose e nelle ore difficili, nelle ore della vittoria e nelle ore della sconfitta, nell'oscuramento della libertà e nella sua ripresa, che non ci riporti al nome di Croce: dal carteggio con la biblioteca di Palazzo Madama, dagli interventi da ministro della Pubblica Istruzione nel '20-'21, dal memorabile discorso fatto nel '29, dal voto sul Patto Atlantico del '49 alle soglie della morte. Il Senato era in qualche modo una parte della sua anima».

Note alle condizioni del volume
Usato ottime condizioni, unica menda legatura leggermente allentata. (T-CA)

Autore/i Giovanni Spadolini
Editore Casa editrice Felice Le Monnier Luogo Firenze
Anno 1993 Pagine XIV-472
Dimensioni 18x26x4 (cm) Illustrazioni 420 ill. b/n f.t. - b/w ills.
Legatura Pelle ed. sovracc. ill. colori - hardcover Conservazione Usato ottime condizioni - used very good
Lingua Italiano - Italian text Peso 1800 (gr)
ISBN 8800856896 EAN-13 9788800856898
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