


Livres anciens et modernes
SONETTI E CANZONI
Sonetti e canzoni di diversi antichi autori toscani in dieci libri raccolte. Di Dante Alighieri libri quattro. Di M. Cino da Pistoia libro uno. Di Guido Caualcanti libro uno. Di Dante da Maiano libro uno. Di Fra Guittone d'Arezzo libro uno. Di diverse canzoni e sonetti senza nome d'autore libro uno
Heirs of Filippo Giunta, 1527
6800,00 €
Govi Libreria Antiquaria
(Modena, Italie)
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Détails
Description
RARA E CELEBRE EDIZIONE Giuntina, curata da Bardo Segni e basata su vari testimoni manoscritti in parte perduti (cfr. D. De Robertis, a cura di, Sonetti e canzoni…, Firenze, 1977, I, pp. 24-27), che rappresenta un vero e proprio monumento all'antica tradizione lirica toscana e che raccoglie per la prima volta nella sua interezza il canzoniere dantesco. L'edizione si apre con una lettera prefatoria di Bernardo Giunti ai giovani amatori de le toscane rime. In fine (cc. 143-148) sono riportate le varianti testuali ritenute più significative.
«Né si deve tacere dello straordinario impegno ortoepico dell'edizione, dove gli accenti acuto e grave, usati con non comune coerenza a esclusivo vantaggio dei non fiorentini, sembrano costituire una meditata replica fiorentina agli omeghi e agli espilonni del Trissino» (P. Trovato, Con ogni diligenza corretto. La stampa e le revisioni editoriali dei testi letterari italiani (1470-1570), Bologna, 1991, p. 185).
Divisa in undici libri (non dieci come erroneamente indicato nel titolo), la raccolta contiene quasi trecento componimenti (raggruppati per genere metrico), per lo più di autori toscani o di scuola toscana, sebbene siano inclusi anche poeti della scuola siciliana (Giacomo da Lentini, Pier delle Vigne, ecc.), oltre ai bolognesi Guido Guinizzelli ed Onesto. I primi quattro libri sono dedicati a Dante (1265-1321), cui fanno seguito Cino da Pistoia (1270-1337), Guido Cavalcanti (ca. 1255-1300), Dante da Majano (fl. a cavallo fra XIII e XIV secolo), Guittone d'Arezzo (ca. 1230-1294) e molti altri (Franceschino degli Albizzi, Lapo Gianni, Fazio degli Uberti, ecc.).
Nella presente edizione giuntina «si condensa la lunga esperienza fiorentina dell'antologia di poeti, che riceve la sua definitiva canonizzazione e dimensione storicizzanete: la collezione mirava infatti al canone dei classici della lirica d'amore in volgare» (N. Cannata, Il canzoniere a stampa, Roma, 1996, p. 90).
M. Palumbo, Dante Fifty Books, New York, 2016, no. 40; Edit 16, CNCE28787. G. Mambelli, Gli annali delle edizioni dantesche, Bologna, 1931, no. 995; Gamba, 799; D. Decia, R. Delfiol & L.S. Camerini, I Giunti tipografi editori di Firenze (1497-1570). Parte prima, Florence, 1978, p. 134, no. 206; Pettas, 219.