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Livres anciens et modernes

Schmitt Carl, Maschke G. (Cur.), Gurisatti G. (Cur.), ril.

Stato, grande spazio, nomos

Adelphi, 2015

57,00 € 60,00 €

Maremagnum.com

(Milano, Italie)
Fermé jusqu'au 6 janvier 2026.

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Détails

Année
2015
ISBN
9788845930287
Auteur
Schmitt Carl, Maschke G. (Cur.), Gurisatti G. (Cur.)
Pages
pagine 527
Série
Biblioteca filosofica
Éditeurs
Adelphi
Format
In-8
Thème
Filosofia sociale e politica
Illustrateur
ril.

Description

Molto tempo prima che venisse coniato il semplicistico termine di "globalizzazione", Carl Schmitt aveva visto, con lucidità profetica, come "l'universalismo dell'egemonia anglo-americana" fosse destinato a cancellare ogni distinzione e pluralità spaziale in un "mondo unitario" totalmente amministrato dalla tecnica e dalle strategie economiche transnazionali, e soggetto a una sorta di 'polizia internazionale'. Un mondo spazialmente neutro, senza partizioni e senza contrasti - dunque senza politica. Per Schmitt non il migliore, ma il peggiore dei mondi possibili, sradicato dai suoi fondamenti tellurici. Fedele alla 'justissima tellus', Schmitt persegue invece l'idea che non possa esservi 'Ordnung' (ordinamento) mondiale senza 'Ortung' (localizzazione), cioè senza un'adeguata, differenziata suddivisione dello spazio terrestre. Una suddivisione che superi però l'angustia territoriale dei vecchi Stati nazionali chiusi, per approdare al 'principio dei grandi spazi': l'unico in grado di creare un nuovo 'jus gentium', al cui centro ideale dovrebbe tornare a porsi l'antica terra d'Europa, autentico 'katechon' di fronte all'Anticristo dell'uniformazione planetaria nel segno di un unico "signore del mondo". Certo è che la prospettiva di Schmitt, già delineata ottant'anni fa, appare oggi più attuale che mai, e il suo pensiero si conferma come essenziale per la lettura della nostra epoca.
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