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Livres anciens et modernes

[Del Rio Martino Antonio]

Syntagma Tragoediae Latinae in tres partes distinctum

Petri Billaine, 1619-1620

500,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italie)
Fermé jusqu'au 28 août 2025.

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Détails

Année
1619-1620
Lieu d'édition
Lutetiae Parisiorum
Auteur
[Del Rio Martino Antonio]
Éditeurs
Petri Billaine
Thème
Legature francesi alle armi, Filologia classica, Seicentine parigine
Jaquette
Non
Etat de conservation
En excellent ètat
Langues
Latin
Dédicacée
Non
Print on demand
Non
Condition
Ancien
Premiére Edition
Non

Description

3 parti in un volume in-4° antico (245x170mm), pp. (8), 188, 315, 559, (82). Raffinata legatura coeva francese alle armi in pieno vitello bruno. Dorso a 4 nervi con fregi, gigli, impressioni a secco e titolo in oro. Armi entro ovale, impresse al centro dei piatti, del conte Buisson de Douteville, nobile della Languedoc, entro filetti, 'chainettes' e decori con gigli di Francia in oro entro reticolo. Tagli dorati. Frontespizio in rosso e in nero con vignetta calcografica. Testatine, finalini e iniziali ornate in silografia. Fittissimi indici su duplice colonna in fine. Etichetta di libreria antiquaria ottocentesca al contropiatto anteriore. Antichi restauri alle cuffie, margine rifilato in testa. Consuete bruniture e fioriture della carta, ma ottimo esemplare nel complesso. Riedizione di questa dottissima opera filologica sul corpus tragico di Seneca e sulla tragedia latina del gesuita spagnolo Martin Antonio Del Rio, apparsa originariamente ad Anversa nel 1593-94. La prima parte contiene prolegomeni sulla tragedia latina, una vita di Seneca e i frammenti delle tragedie andate perdute; la seconda il testo delle tragedie senechiane accompagnato a fianco da erudite glosse latine; la terza parte presenta un esaustivo e importante commento retorico-grammaticale. Il Del Rio (Anversa, 1551-Lovanio, 1608), di famiglia spagnola, gesuita dal 1580, professore di teologia a Lovanio, fu uomo dottissimo e scrisse di filologia, diritto, teologia, dividendo la sua attività tra i Paesi Bassi e la terra d'origine. Il suo nome fu talmente famigerato che Voltaire lo ribattezzò, eloquentemente, 'procureur général de Belzebuth'.La sua opera più rilevante restano i 'Disquisitionum magicarum libri VI' (Magonza, 1600), a lungo usato come manuale dai giureconsulti nei processi di stregoneria. 'Del Rio deve la sua fama soprattutto a questo ponderoso manuale di demonologia, pubblicato per la prima volta negli anni 1599-1600 e dedicato al principe vescovo di Liegi. Citando circa milleduecento fonti, considerate sempre attendibili se attestano la realta della stregoneria, il gesuita sistematizza la sterminata produzione demonologica esistente e mette così a disposizione di giudici ed inquisitori un nuovo 'Malleus' cattolico, aggiornato ed eruditissimo. Come altri cacciatori di streghe, Del Rio non riconosce l'autorità del 'Canon episcopi' e del Decreto di Graziano e condanna severamente gli scettici come Della Porta, Wier e Loos: i difensori delle streghe, che proliferano anche nei parlamenti e nei consigli di giudici e principi, sono considerati essi stessi rei di stregoneria e alleati di Satana.Il trattato ebbe notevole successo: dopo la prima edizione stampata a Louvain nel 1599-1600, si contano oltre quindici ristampe nel XVII secolo, pubblicate a Magonza, Lione, Colonia e Venezia (Bibliotheca Lamiarum: documenti e immagini della stregoneria dal Medioevo all'età moderna, Ospedaletto, Pisa, 1994, p. 169). Brunet, VI, 16108. Graesse, II, 355.
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