VIEWS IN PALESTINE, FROM THE ORIGINAL DRAWINGS OF LUIGI MAYER, WITH AN HISTORICAL AND DESCRIPTIVE ACCOUNT OF THE COUNTRY, AND ITS REMARKABLE PLACES. - (Unito a): Views in the Ottoman Empire, chiefly in Caramania, a part of Asia Minor hitherto unexplored...

In folio (mm. 459 x 325), 2 opere in 1 volume, legatura coeva in piena pelle (restaurata), tagli dorati, pp. (2),47,(1), con 24 tavole fuori testo. Unito a: - "Views in the Ottoman Empire, chiefly in Caramania, a part of Asia Minor hitherto unexplored; with some curious selections from the Islands of Rhodes and Cyprus, and the celebrated cities of Corinth, Carthage, and Tripoli: from the original drawings in the possession of Sir R. Ainslie, taken during his embassy to Constantinople by Luigi Mayer: with historical observations and incidental illustrations of the manners and customs of the natives of the Country. London, published by Bowyer / T. Bensley, printer, 1803, pp. (4),40, con 24 tavole fuori testo."Prima edizione" di queste due magnifiche opere, illustrate dalle belle tavole allacquatinta finemente colorate a mano ed eseguite sui disegni di Luigi Mayer. Tra le vedute raffigurate spiccano quelle di Gerusalemme, Betlemme, Rodi, Cipro, Cartagine e Tripoli. Testi in inglese e francese. Cfr. Cicognara,2530: "l'edizione di queste opere è del massimo splendore e le tavole colorate sono di una classica bellezza, e tale che equivalgono a ben dipinti quadri da Gabinetto. Nessuno vinse ancora in questo genere le opere inglesi. La carta che servì a queste magnifiche edizioni può assolutamente equivalere a lamine davorio; tanto è compatta, eguale e candida" - Colas,2021: La plupart de ces planches sont intéressantes pour les costumes - Brunet,III,1557 - Lipperheide, 1461 e 1425 - Graesse,IV,456. Luigi Mayer (1755-1803), disegnatore e pittore nato in Italia, probabilmente di origine tedesca; è considerato tra i più importanti pittori dell'Impero ottomano della fine del XVIII secolo. Firmava le sue opere rispettivamente come Luigi Mayer Romano e come Aloysius Mayer Romanus. A Roma, dove risiedette per diversi anni, era presente nel 1771 come allievo all'Accademia di San Luca. Lì probabilmente ricevette anche una formazione artistica da Giovanni Battista Piranesi. Tra il 1786 e il 1794 documentò l'Impero Ottomano, e divenne celebre per i suoi schizzi e dipinti di paesaggi panoramici di siti antichi, dai Balcani alle isole greche, Turchia ed Egitto, in particolare i monumenti antichi e il Nilo. Come amico di Sir Robert Ainslie (1730-1812), ambasciatore britannico a Istanbul dal 1776 al 1792, creò, intorno al 1786, una serie di dipinti e disegni raffiguranti le vedute di edifici nell'Impero Ottomano e negli stati barbareschi, che conservò nei suoi viaggi frequenti a spese di Ainslie fino al 1794.Le sue opinioni sui paesi dei Balcani, della Grecia, dell'Asia Minore e di varie parti arabe dell'Impero Ottomano, tra cui la Palestina e l'Egitto, nonché le reggenze ottomane del Maghreb, apparse in varie pubblicazioni dal 1801 in poi, lo resero ampiamente noto come orientalista e fornì una visione storicamente significativa dei paesaggi, dei panorami, degli edifici e della vita delle persone nell'impero ottomano alla fine del XVIII secolo.Molte delle opere erano accumulate nella collezione di Ainslie, che fu successivamente presentata al British Museum, fornendo una preziosa panoramica del Medio Oriente di quel periodo...Esemplare ben conservato.