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Périodiques

Cummings Loud,LOUIS I.KAHN.I MUSEI,Elemond 1991[architettura,museo,arte

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Description





Patricia Cummings Loud,
LOUIS I. KAHN.
I MUSEI.
Elemond Editori Associati, Milano 1991,
prima edizione,
brossura con sovraccoperta, 22,5x24,5 cm., pp. 292,
traduzione a cura di Maurizio Romanò,
progetto scientifico a cura di
Pier Giovanni castagnoli e Francesco Dal Co,
peso: kg.1,17

cod.0025

CONDIZIONI DEL LIBRO: ottime,
strappi ed imperfezioni alla sovraccoperta




INDICE

9 Louis I. Kahn e i musei
53 La Yale University Art Gallery
111 II Kimbell Art Museum
185 Lo Yale Center for British Art
263 Louis I. Kahn progettista di musei
292 Referenze fotografiche


DALLE NOTE DI COPERTINA

Louis I. Kahn nasce in Estonia il 20 febbraio 1901. Compiuti
gli studi a Riga, segue la famiglia negli Stati Uniti e si
stabilisce a Philadelphia ove frequenta la scuola di Belle
Arti diretta da Paul Cret all'University of Pennsylvania
(1920-24). Nel 1928 compie un fondamentale viaggio di
studio in Europa e al ritorno negli Stati Uniti lavora nello
studio di Cret. Dopo il 1933 e durante il New Deal Kahn si
occupa di problemi di edilizia popolare, collabora con la
Planning Commission di Philadelphia e con la Work Project
Administration. Nel 1941 si associa con George Howe;
allo studio si unisce l'anno seguente Oscar Stonorov.

Nel 1947 Kahn inizia la propria attività didattica
all'università di Yale, destinata a diventare un riferimento
irrinunciabile per la tradizione accademica americana e ad
esercitare una influenza decisiva su diverse generazioni di
progettisti. Dal 1947 Kahn gestisce un proprio studio
indipendente ed elabora diversi progetti che si meritano
l'interesse sempre più attento della cultura architettonica
internazionale, quali, ad esempio, quelli per la City Hall di
Philadelphia e per il Jewish Community Center di Trenton.
La costruzione dei Richards Laboratories per l'università
della Pennsylvania (1957-64) conclude il periodo centrale
della maturazione di Kahn, ormai riconosciuto come uno dei
più coerenti e originali innovatori della cultura
architettonica non solo statunitense.

A partire dal 1959
Kahn realizza i laboratori del dottor Jonas Salk a La Jolla in
California, una delle sue opere più riuscite, che segue a tre
anni di distanza la presentazione di un magistrale progetto
urbanistico per il centro di Philadelphia. Sempre del 1959
è il progetto per il consolato americano a Luanda in Angola.
Dal 1965 al 1974, anno della sua morte, Kahn è impegnato
nella costruzione del parlamento di Dacca, opera in cui
sintetizza tutti i temi della sua ricerca, dando piena
espressione a una poetica che disperatamente e con accenti
eroici si prodiga per restituire significati di pienezza alle
espressioni architettoniche contemporanee.

Il presente volume ricostruisce con dovizia di informazioni
la carriera del grande architetto pur prendendo spunto
dall'analisi di una particolare esperienza tra le molte che
vi si intrecciano. Il libro, infatti, presenta una ricostruzione
dettagliata della genesi dei progetti per musei concepiti da
Kahn a partire da quello per la Yale University Art Gallery
del 1951 per giungere alla seconda, fondamentale
costruzione per New Haven, lo Yale Center for British Art.
Questi due edifici, oltre al Kimbell Art Museum di Fort
Worth e al progetto per il De Menil Museum, segnano punti
di massima tensione nella parabola della ricerca kahniana.

Le indagini filologiche che Patricia Cummings Loud ha
dedicato a ciascuno dei progetti che vengono in questa sede
presi in considerazione mettono in risalto le qualità
intrinseche di opere che costituiscono altrettante tappe
nella storia dell'architettura del Novecento e confermano la
straordinaria statura dell'architetto americano. Attraverso
le pagine di questo volume anche al pubblico italiano viene
consentito di poter conoscere in modo non celebrativo o di
maniera l'opera di un protagonista che ha saputo rinnovare
e così mantenere viva la lezione dei massimi maestri
dell'architettura del nostro secolo.










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