Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Gravures

TIEPOLO Giandomenico

Apparizione della Vergine a S. Simone Stock

1750

3000,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italie)

Demander plus d'informations

Mode de Paiement

Détails

Année
1750
Format
395 X 605
Graveurs
TIEPOLO Giandomenico

Description

Acquaforte, 1749-50 circa, da un soggetto di Giovanni Battista Tiepolo. Esemplare del primo stato di due, avanti il numero 40 in alto a sinistra. Dettagli editoriali in basso, nel margine bianco, ' 'Joanes Bapt.a Tiepolo inveniens et pingens . ' Domi.us Filius delineavit et incidit.' L'incisione, raffigurante la consegna della scapolare a San Simone Stock da parte della Vergine, deriva da una tela dipinta da Giovanni Battista tra gli anni 1740 e 1743 per la Scuola dei Carmini, a Venezia. L'iscrizione sulla stele di pietra, seppur incompleta, consente di assegnare al 1759 la realizzazione del rame secondo alcuni (cfr. VESME, 1906, p. 408 n. 57; RIZZI, 1970, scheda n. 95). Tuttavia, Succi riconduce la datazione dell'acquaforte al 1749-50: “La magnifica acquaforte rappresenta uno dei capolavori di Giandomenico, che ha tradotto sul rame il grandioso comparto centrale del ciclo della Scuola Grande dei Carmini a Venezia, in cui un angelo sta porgendo uno scapolare che aiuterà i vivi a salvarsi e le anime purganti a raggiungere la pace (Gemin, Pedrocco 1993, n. 275). La data, parzialmente visibile - nella stampa - sulla lastra di pietra in primo piano, in basso, da leggersi non MDCCLIX (come proponevano Rizzi [1971, n. 98] e Russel [1972, n. 94]), ma MDC-CXLIX, secondo l'intuizione di Knox (1976, n. 53), è riferibile al laborioso e prolungato compimento del dipinto, mentre l'acquaforte fu eseguita tra il 1749 e il 1750. Ne è conferma la presenza al recto dell'Indice con la descrizione: "1 Altro sofitto dipinto in Chiesa della madona del Carmine con molte figure". L'incisione risulta menzionata da Zanetti (1771, p. 560) tra le Stampe tratte da pitture di Giambattista Tiepolo: "È intagliato parimenti da esso Gian Domenico lo scompartimento maggiore del soffitto ch'è - nella Scuola del Carmine, con la B.V. in gloria su monte Carmelo". Nelle prime tre edizioni del Catalogo di Giandomenico la stampa figura al n. 40 con il titolo “B.V. del Carmelo, che da lo scapolare al B. Simon, coll'Anima del Purg.rio nella S.la del Carm. in Ven."; nell'ultima edizione è descritta al n. 34: “Soffitto della B.V del Carmine” (cfr. D. Succi, La Serenissima nello specchio di rame, p. 537). Simone Stock, all’epoca anziano superiore generale dell’ordine carmelitano, in un periodo tutt'altro che florido per l'Ordine, rivolse un'accorata richiesta di aiuto a Maria, che rispose donandogli un "abitino" (lo Scapolare), segno e pegno della sua protezione materna: chi lo indosserà non patirà il fuoco eterno. L’apparizione ' - 16 luglio del 1251 - è menzionata da ' alcuni dei testi più antichi dell’ordine. ' Fra tutti, ' I Fioretti di Nostra Signora del Monte Carmelo, ' testo di spiritualità carmelitana del 1461 circa, scritto dal religioso carmelitano Nicola Calciuri. Il Carmelo è una catena montuosa dell’Alta Galilea dove il profeta Elia raccolse i primi gruppi di fedeli per testimoniare la purezza della fede in Dio e in seguito si stabilirono comunità monastiche cristiane. Nel tempo gli eremiti del Monte Carmelo si organizzarono in un vero e proprio ordine religioso formalmente riconosciuto nel 1226. Nel 1235 i Carmelitani lasciarono l’Oriente a causa delle incursioni dei Saraceni e si trasferirono in Europa. Simone Stock (1165 circa – 16 maggio 1265) era il priore dell’ordine quando il 16 luglio 1251 la Madonna gli apparve e gli consegnò uno scapolare (una striscia in tessuto) spiegando che chi fosse morto indossandolo avrebbe evitato le pene del Purgatorio. Da allora la Chiesa festeggia la Madonna del Carmelo il 16 luglio. Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva, rifilata al rame, tracce di colla e minime abrasioni al verso, per il resto in ottimo stato di conservazione. Bibliografia A. D. Vesme, ' Le peintre-graveur italien: ouvrage faisant suite au Peintre-graveur de Bartsch, Milano 1906, p. 408 n. 57; A. Rizzi, ' L'opera grafica dei Tiepolo. Le acqueforti, ' Milano 1971, p. 222 n. 98; ' D. Succi, ' L. Etching, c. 1749-50, from a subject by Giovanni Battista Tiepolo. Example from the first state of two, before the number 40 at upper left. Lettered at bottom, in white margin, 'Joanes Bapt.a Tiepolo inveniens et pingens . Domi.us Filius delineavit et incidit.' The etching, depicting the handing over of the scapular to St. Simon Stock by the Virgin, comes from a canvas painted by John Baptist between the years 1740 and 1743 for the Scuola dei Carmini, in Venice. The inscription on the stone stele, though incomplete, allows the copper to be assigned to 1759 according to some (cf. Vesme, 1906, p. 408 n. 57; Rizzi, 1970, n. 95). However, Succi dates the etching to 1749-50. “The magnificent etching represents one of the masterpieces of Giandomenico, who translated onto copper the grandiose central compartment of the cycle of the Scuola Grande dei Carmini in Venice, in which an angel is handing out a scapular that will help the living to be saved and the purging souls to reach peace (Gemin, Pedrocco 1993, no. 275). The date, partially visible-in the print-on the stone slab in the foreground, at the bottom, to be read not MDCCLIX (as Rizzi [1971, no. 98] and Russel [1972, no. 94] proposed), but MDC-CXLIX, according to Knox's insight (1976, no. 53), refers to the laborious and prolonged completion of the painting, while the etching was executed between 1749 and 1750. This is confirmed by the presence on the recto of the Tiepolo’s “Indice” with the description, "1 Altro sofitto dipinto in Chiesa della madona del Carmine con molte figure”. The work turns out to be mentioned by Zanetti (1771, p. 560) among the Stampe tratte da pitture di Giambattista Tiepolo: "È intagliato parimenti da esso Gian Domenico lo scompartimento maggiore del soffitto ch'è - nella Scuola del Carmine, con la B.V. in gloria su monte Carmelo”. In the first three editions of Giandomenico's Catalog the print appears at n. 40 with the title “B.V. del Carmelo, che da lo scapolare al B. Simon, coll'Anima del Purg.rio nella S.la del Carm. in Ven.”; in the last edition it is described at N. 34: “Soffitto della B.V del Carmine” (cf. D. Succi, La Serenissima nello specchio di rame, p. 537). Simon Stock, at that time senior superior general of the Carmelite order, in a period that was anything but prosperous for the Order, addressed a heartfelt plea for help to Mary, who responded by giving him a "little habit" (the Scapular), a sign and pledge of her maternal protection: whoever wears it will not suffer eternal fire. The apparition-July 16, 1251-is mentioned by some of the oldest texts of the order. Among them, , ' I Fioretti di Nostra Signora del Monte Carmelo, a text of Carmelite spirituality from around 1461, written by the Carmelite religious Nicola Calciuri. Mount Carmel is a mountain range in Upper Galilee where the prophet Elijah gathered the first groups of believers to witness to the purity of faith in God and later Christian monastic communities were established. In time the hermits of Mount Carmel organized themselves into a full-fledged religious order formally recognized in 1226. In 1235 the Carmelites left the East because of Saracen raids and moved to Europe. Simon Stock (c. 1165 - May 16, 1265) was the prior of the order when on July 16, 1251, Our Lady appeared to him and gave him a scapular (a strip of cloth) explaining that those who died wearing it would avoid the punishments of Purgatory. Since then the Church has celebrated Our Lady of Mount Carmel on July 16. Magnificent proof, impressed on contemporary laid paper, trimmed to copper, traces of glue and minimal abrasions on verso, otherwise in excellent condition. Bibliografia A. D. Vesme, ' Le peintre-graveur italien: ouvrage faisant suite au Peintre-graveur de Bartsch, Milano 1906, p. 408 n. 57; A. Rizzi, ' L'opera grafica dei Tiepolo. Le acqueforti, ' Milano 1971, p. 222 n. 98; ' D. Succi, ' La Serenissima nello specchio di rame, ' Splendore di una civiltà fi. Cfr.
Logo Maremagnum fr