Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Gravures

ORTELIUS Abraham

Apuliae Quae Olim Iapygia, Nova Corographia.

1570

325,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italie)

Demander plus d'informations

Mode de Paiement

Détails

Année
1570
Lieu d'édition
Anversa
Format
220 X 311
Graveurs
ORTELIUS Abraham

Description

La carta deriva dal prototipo di Giacomo Gastaldi del 1567, rispetto al quale cambia l'orientazione, qui con il Sud-Est in alto. Carta tratta dal ' Theatrum Orbis Terrarum ' e che è considerato il primo vero “atlante” moderno. L’opera fu pubblicata in 7 lingue e 36 edizioni, per il quale – nel 1570 - Ortelius ottenne il ' privilegio, ovvero una sorta di diritto d'autore che impediva ad altri cartografi di pubblicare i propri lavori. Il ' Theatrum ' rappresentava il lavoro più avanzato del lavoro della descrizione cartografica. L’Ortelius vi raccolse il sapere geografico e cartografico del suo tempo, proponendo in 147 spettacolari tavole incise l’immagine più fedele del mondo allora conosciuto e, in alcune straordinarie “carte storiche”, regioni e itinerari tratti dalla letteratura, dalla mitologia, dalla tradizione. Ortelius fu anche il primo a citare le fonti, menzionando i nomi dei cartografi nel “catalogus auctorum”. Dal 1598 al 1612 le edizioni postume del ' Theatrum ' furono realizzate dal suo collaboratore Johannes Baptiste Vrients. Incisione in rame, coloritura coeva dei contorni, in ottimo stato di conservazione. Map of Apulia from the Theatrum Orbis Terrarum, Latin edition.Based on the work by Giacomo Gastaldi, published by Ferrando Bertelli in 1567. Map taken from the ' Theatrum Orbis Terrarum, which is considered the first true modern "Atlas". The work was published in 7 languages and 36 editions, for which - in 1570 - Ortelius obtained the privilege, a kind of copyright that prevented other cartographers from publishing his works. The ' Theatrum ' represented the most advanced work of cartographic description. Ortelius collected in it the geographical and cartographic knowledge of his time, proposing in 147 spectacular engraved plates the most faithful image of the world then known and, in some extraordinary "historical maps", regions and routes taken from literature, mythology, tradition. Ortelius was also the first to cite sources, mentioning the names of cartographers in the "catalogus auctorum". From 1598 to 1612 the posthumous editions of the ' Theatrum ' were made by his collaborator Johannes Baptiste Vrients. Copper engraving, contemporary coloring, in good condition. Cfr.
Logo Maremagnum fr