Détails
Description
Acquaforte, 1875, monogrammata in lastra in basso a destra. Jozef Israëls, (1824, Groninga, 1911, L'Aia), pittore e incisore, spesso chiamato “Dutch Millet” (un riferimento a Jean-Fran?ois Millet) fu il leader della scuola dell'Aia di pittura di genere contadina, che fiorì nei Paesi Bassi tra il 1860 e il 1900. Iniziò i suoi studi ad Amsterdam e dal 1845 al 1847 lavorò a Parigi sotto i pittori accademici Horace Vernet e Paul Delaroche. Israëls cercò per la prima volta di affermarsi come pittore Romantico di ritratti e quadri storici convenzionali, ma aveva ottenuto scarso successo quando nel 1855 la cattiva salute lo costrinse a lasciare Amsterdam per il villaggio di pescatori di Zandvoort, vicino ad Haarlem. Quel cambiamento di scenario rivoluzionò la sua arte: si rivolse a rappresentazioni realistiche e compassionevoli dei contadini e dei pescatori olandesi. Nel 1871 si trasferì a L'Aia e lavorò spesso nella vicina Scheveningen. Oltre agli oli, Israëls ha lavorato con gli acquerelli ed è stato un incisore di prim'ordine. I suoi dipinti sobri e trattenuti che descrivono la vita nel villaggio di pescatori gli hanno fatto guadagnare fama internazionale. I critici paragonarono la sua pennellata a impasto, i suoi colori caldi e il suo uso del chiaroscuro al lavoro di Rembrandt. Israëls insegnò a numerosi allievi, tra cui suo figlio Isaac. Bibliografia Hubert, The Etched Work of Jozef Israëls: An Illustrated Catalogue, p. 28 n. XIV. Etching, 1875, monogrammed in the place, lower right in the image. Third state of three. Jozef Israëls (1824-1911) was born into a Dutch Jewish family. At the age of eleven he started painting and drawing lessons at Groningen’s Akademie Minerva. In 1842, he went to Amsterdam to study under painters Jan Adam Kruseman and Jan Willem Pieneman. He later visited Paris, where he perfected his academic style of painting. He subsequently visited Germany, studying the German Romantic artists. Despite his training, Israëls did not devote his career to painting historical scenes. While recuperating from an illness at the Dutch fishing village of Zandvoort, he was appalled by the tragic lot of the fishermen and their families. His sober, restrained paintings depicting life in the fishing village earned him international fame. Critics compared his impasto brushwork, his warm colours and his use of chiaroscuro with the work of Rembrandt. Israëls taught numerous pupils, among them his son Isaac. Reference Hubert, The Etched Work of Jozef Israëls: An Illustrated Catalogue, p. 28 n. XIV. Cfr.