Bataille de Castiglione. / 5 Aout 1796

La stampa rappresenta una veduta della campagna tra Cavriana e Castiglione delle Stiviere (Mantova), località presso la quale il 5 agosto 1796 fu combattuta una battaglia della Prima Campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte. L'immagine, tratta da invenzione grafica (disegno ad acquerello) di Giuseppe Pietro Bagetti - paesaggista e ingegnere geografo italiano conosciuto in Francia anche come Jean-Pierre Bagetti - e incisa da Chavane, è parte dell'opera "Galeries Historiques de Versailles", uscita a Parigi per l'editore Gavard dal 1837 in trecento fascicoli. L'opera fu inoltre corredata da centosessanta fascicoli di supplemento, per un totale di 1422 tavole su acciaio e 800 vignette in legno. Il disegno per l'incisione, in questo come in tutti gli altri casi compresi nell'opera, era ottenuto mediante l'uso del "diagraphe", una sorta di pantografo inventato da Charles Gavard (la diagrafia consisteva in un procedimento di stampa da combinazione di litografia e calcomania). L'acquaforte propone un'immagine della campagna circostante la località mantovana di Castiglione delle Stiviere, appena visibile in lontananza al centro della scena: la battaglia, soggetto decisamente in secondo piano rispetto alle finalità di veduta proprie dell'immagine, si intuisce attraverso le minuscole figure di soldati sparse nella piana e i fumi alzati dalle esplosioni. Su tutto sovrasta un cielo solcato da nubi.[cfr. http://www.lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/M0230-00232/] La stampa rappresenta una veduta della campagna tra Cavriana e Castiglione delle Stiviere (Mantova), località presso la quale il 5 agosto 1796 fu combattuta una battaglia della Prima Campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte. L'immagine, tratta da invenzione grafica (disegno ad acquerello) di Giuseppe Pietro Bagetti - paesaggista e ingegnere geografo italiano conosciuto in Francia anche come Jean-Pierre Bagetti - e incisa da Chavane, è parte dell'opera "Galeries Historiques de Versailles", uscita a Parigi per l'editore Gavard dal 1837 in trecento fascicoli. L'opera fu inoltre corredata da centosessanta fascicoli di supplemento, per un totale di 1422 tavole su acciaio e 800 vignette in legno. Il disegno per l'incisione, in questo come in tutti gli altri casi compresi nell'opera, era ottenuto mediante l'uso del "diagraphe", una sorta di pantografo inventato da Charles Gavard (la diagrafia consisteva in un procedimento di stampa da combinazione di litografia e calcomania). L'acquaforte propone un'immagine della campagna circostante la località mantovana di Castiglione delle Stiviere, appena visibile in lontananza al centro della scena: la battaglia, soggetto decisamente in secondo piano rispetto alle finalità di veduta proprie dell'immagine, si intuisce attraverso le minuscole figure di soldati sparse nella piana e i fumi alzati dalle esplosioni. Su tutto sovrasta un cielo solcato da nubi.[cfr. http://www.lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/M0230-00232/] Cfr.