
Gravures
Filippo de Pisis(Ferrara 1896 - Milano 1956)
Beccaccino, 1940
100,00 €
Il Bulino Antiche Stampe s.r.l.
(Milano, Italie)
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Détails
Description
(Ferrara 1896 - Milano 1956)
Litografia
misure: soggetto mm 200 x 260, foglio 310x 445
Pittore, scrittore e critico d'arte, figura molto importante nel panorama artistico italiano del Novecento. Nel 1916 si iscrisse per poi laurearsi alla facoltà di Lettere dell'Università di Bologna e divenne per un breve periodo insegnante. Parallelamente all'interesse per la scrittura troviamo quello per la pittura, suo maestro fu Odoardo Domenichini e l'abilità pittorica lo spinse a viaggiare e a studiare sia a Roma, Venezia e Milano che a Parigi e Londra. A Roma esporrà per la prima volta disegni e acquerelli accanto alle opere di De Chirico, e nel periodo romano il suo stile sarà molto influenzate da quello di Armando Spadini (Firenze 1883 - Roma 1925) uno tra i rappresentanti della Scuola romana. Nel 1925 sarà a Parigi e il periodo parigino segnerà la sua maniera matura. Entrerà in contatto con artisti quali Monet, Corot e la cerchia dei Fauves e dipingerà en plein air come i grandi vedutisti. Se inizialmente il suo stile si avvicinerà alla pittura metafisica, grazie anche all'amicizia con Carrà e De Chirico, visibile in molte nature morte, l'utilizzo di atmosfere luminose e colori intensi deriva dall'esperienza parigina. Nel 1835 la parentesi londinese lo porterà a cambiare stile e come scrive lo stesso Montale sarà caratterizzato da una pittura a zampa di mosca, il tratto diventerà quasi spezzato. Oltre a nature morte e vedute ci sono anche dei ritratti e il più famoso è quello dell'amico Mariano Rocchi del 1931, conservato presso il Museo del Novecento, Milano.
Il soggetto è delimitato da una delicata linea di contorno. Come in un sogno o in un racconto incompiuto, si trovano assemblati diversi elementi: al centro un beccaccino, alle sue spalle una spiaggia con una gondola, nel cielo delle figure difficilmente leggibili. Malabotta riferisce di una tiratura di 60 esemplari, numerata e datata 1945, stampata a Venezia presso Carlo Cardazzo, più 12 esemplari colorati a mano. Esemplare non firmato e non numerato impresso su carta con frammento di filigrana P M Fabriano, tiratura successiva probabilmente tratta dalla cartella: Le litografie di de Pisis. Testo di Giuseppe Marchiori, Verona, Le Edizioni del Galeone 1969.
Un esemplare, numerato e firmato, si trova presso la Raccolta Bertarelli a Milano.
Buona impressione. Ottimo stato di conservazione eccetto tracce di umidità lungo il margine sinistro bianco.
Bibliografia: M. Malabotta, L'opera grafica di Filippo De Pisis, Milano, Edizioni di Comunità, 1969 pp. 72-73, n. 16; M. L. Pacelli, De Pisis a Ferrara. Opere nelle collezioni del Museo d'Arte Moderna e Contemporanea "Filippo de Pisis". Catalogo generale completamente illustrato, Ferrara, Ferrara Arte 2006, p. 220, n. 156