Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Gravures

BORDIGA Gaudenzio

Carta Militare del Regno d'Etruria e del Principato di Lucca

1806

1200,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italie)

Demander plus d'informations

Mode de Paiement

Détails

Année
1806
Lieu d'édition
Milano
Format
1100 X 1095
Graveurs
BORDIGA Gaudenzio

Description

Rara carta geografica disegnata da Gaudenzio Bordiga ed incisa da Leone Antonini per il Deposito Generale della Guerra, diretto da Antonio Campana. “Il Regno d'Etruria venne costituito il 21 marzo 1801 a seguito del trattato di Aranjuez e fu designato come sovrano Ludovico I di Borbone, che aveva rinunciato ai ducati di Parma e Piacenza, annessi alla Francia. Il regno ebbe vita brevissima poi- ché il 10 dicembre 1807 venne definitivamente annesso all'Impero Francese. In questo breve arco temporale ebbe vita un "Bureau Géographique" (Scrittojo Geografico in alcuni documenti) diretto da Giovanni de Baillou (1758-1819) che ebbe, nel 1801, la nomina di "Geografo regio". Nel tentativo di fornire una base geometrica al catasto approvato da Ludovico di Borbone 1'11 agosto 1802, de Baillou effettuò con il Barone de Zach alcune osservazioni astronomiche, trigonometriche e livellazioni sul territorio toscano. La carta manoscritta fu terminata nel 1804, in scala 1:500 000, con dedica alla Regina Maria Luisa di Borbone (Toscana dei Lorena 1991: 120), e si sa che una copia di questa carta "che fu tenuta per la migliore fra le conosciute in quel tempo, venne acquistata a non lieve prezzo per l'Uffizio geografico dell'Italiana Repubblica" (Pera 1867: 319). Tuttavia, è poco probabile, come asserisce Mori e molti altri recenti studiosi, che la "Carta militare del Regno d'Etruria" sia stata realizzata nel Deposito generale della Guerra di Milano sulla scorta della carta di Baillou, per altro non menzionato nella breve nota storica presente sul quinto foglio. Nel breve testo esplicativo si fa riferimento solo alle "più recenti Astronomiche osservazioni", probabilmente quelle eseguite dai Francesi diretti dal geodeta Louis Puissant (1769- 1843) nell'isola d'Elba, negli anni 1802-3 (Bertahut 1904: I, 402-410) per connetterla alla Corsica e alla Francia. Inoltre, "à part quelques points de la côté determinés par Tofino et par Puissant osserva Berthaut - la carte [di Baillou] ne possedait d'autre charpente que les positions astronomique de Pise, Livourne et Florance" (Berthut; II, 380). La scala della carta milanese è più che doppia di quella utilizzata da Baillou (le carte derivate sono in genere più piccole degli originali), il contorno costiero è significativamente differente, i rilievi han- no conformazione e andamento diversi e le longitudini sono riferite a Parigi e non all'isola di Ferro. D'altro canto, l'esistenza di una prima tiratura della carta milanese datata 1804 (Peco 1998: 186), nel cui titolo non vi è menzione del Principato di Lucca, porta a escludere che si sia potuto fare uso della carta di Baillou terminata quello stesso anno. I dettagli della carta, come è riportato nel testo esplicativo al di sotto delle scale, sono stati desunti "dalle scelte Carte Topografiche del Sig.r Generale Divisione D?browski, non che dalle ricognizioni militari eseguite nelle prossime passate guerre". Il generale polacco Jan Henryk D?browski (1755-1818) era al servizio della Armé d'Italie quando, al comando di una legione polacca, fu inviato a reprimere la rivolta di Arezzo insorta il 6 maggio 1799 contro il governo di occupazione francese (Battaglia di Rigutino), da cui il possibile riferimento alle "ricognizioni militari" eseguite pochi anni prima. La carta disegnata da Gaudenzio Bordiga, e incisa da Leone Antonini (1776-1862), è in sostanza un prodotto assolutamente nuovo e originale sebbene realizzato sulla scorta di materiale eterogeneo. La carta della Toscana, alla quale Baillou continuò a lavorare negli anni successivi, in qualità di direttore dello “Scrittojo geografico” toscano, non vide mai luce” (cfr. V. Valerio in La cartografia italiana in ètà Napoleonica (1796-1815) pp. 166-167, n. 71). Gaudenzio Bordiga (1773-1837), disegnatore e incisore attivo a Milano nella prima metà del XIX secolo, dove tra l'altro rivesti l'incarico di Capo incisore nel Deposito della Guerra. Il Deposito della Guerra di Milano e. Rara carta geografica disegnata da Gaudenzio Bordiga ed incisa da Leone Antonini per il Deposito Generale della Guerra, diretto da Antonio Campana. “Il Regno d'Etruria venne costituito il 21 marzo 1801 a seguito del trattato di Aranjuez e fu designato come sovrano Ludovico I di Borbone, che aveva rinunciato ai ducati di Parma e Piacenza, annessi alla Francia. Il regno ebbe vita brevissima poi- ché il 10 dicembre 1807 venne definitivamente annesso all'Impero Francese. In questo breve arco temporale ebbe vita un "Bureau Géographique" (Scrittojo Geografico in alcuni documenti) diretto da Giovanni de Baillou (1758-1819) che ebbe, nel 1801, la nomina di "Geografo regio". Nel tentativo di fornire una base geometrica al catasto approvato da Ludovico di Borbone 1'11 agosto 1802, de Baillou effettuò con il Barone de Zach alcune osservazioni astronomiche, trigonometriche e livellazioni sul territorio toscano. La carta manoscritta fu terminata nel 1804, in scala 1:500 000, con dedica alla Regina Maria Luisa di Borbone (Toscana dei Lorena 1991: 120), e si sa che una copia di questa carta "che fu tenuta per la migliore fra le conosciute in quel tempo, venne acquistata a non lieve prezzo per l'Uffizio geografico dell'Italiana Repubblica" (Pera 1867: 319). Tuttavia, è poco probabile, come asserisce Mori e molti altri recenti studiosi, che la "Carta militare del Regno d'Etruria" sia stata realizzata nel Deposito generale della Guerra di Milano sulla scorta della carta di Baillou, per altro non menzionato nella breve nota storica presente sul quinto foglio. Nel breve testo esplicativo si fa riferimento solo alle "più recenti Astronomiche osservazioni", probabilmente quelle eseguite dai Francesi diretti dal geodeta Louis Puissant (1769- 1843) nell'isola d'Elba, negli anni 1802-3 (Bertahut 1904: I, 402-410) per connetterla alla Corsica e alla Francia. Inoltre, "à part quelques points de la côté determinés par Tofino et par Puissant osserva Berthaut - la carte [di Baillou] ne possedait d'autre charpente que les positions astronomique de Pise, Livourne et Florance" (Berthut; II, 380). La scala della carta milanese è più che doppia di quella utilizzata da Baillou (le carte derivate sono in genere più piccole degli originali), il contorno costiero è significativamente differente, i rilievi han- no conformazione e andamento diversi e le longitudini sono riferite a Parigi e non all'isola di Ferro. D'altro canto, l'esistenza di una prima tiratura della carta milanese datata 1804 (Peco 1998: 186), nel cui titolo non vi è menzione del Principato di Lucca, porta a escludere che si sia potuto fare uso della carta di Baillou terminata quello stesso anno. I dettagli della carta, come è riportato nel testo esplicativo al di sotto delle scale, sono stati desunti "dalle scelte Carte Topografiche del Sig.r Generale Divisione D?browski, non che dalle ricognizioni militari eseguite nelle prossime passate guerre". Il generale polacco Jan Henryk D?browski (1755-1818) era al servizio della Armé d'Italie quando, al comando di una legione polacca, fu inviato a reprimere la rivolta di Arezzo insorta il 6 maggio 1799 contro il governo di occupazione francese (Battaglia di Rigutino), da cui il possibile riferimento alle "ricognizioni militari" eseguite pochi anni prima. La carta disegnata da Gaudenzio Bordiga, e incisa da Leone Antonini (1776-1862), è in sostanza un prodotto assolutamente nuovo e originale sebbene realizzato sulla scorta di materiale eterogeneo. La carta della Toscana, alla quale Baillou continuò a lavorare negli anni successivi, in qualità di direttore dello “Scrittojo geografico” toscano, non vide mai luce” (cfr. V. Valerio in La cartografia italiana in ètà Napoleonica (1796-1815) pp. 166-167, n. 71). Gaudenzio Bordiga (1773-1837), disegnatore e incisore attivo a Milano nella prima metà del XIX secolo, dove tra l'altro rivesti l'incarico di Capo incisore nel Deposito della Guerra. Il Deposito della Guerra di Milano e. Cfr.
Logo Maremagnum fr