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Gravures

VAN KEULEN Johannes

(Corsica)

1683

350,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italie)

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Détails

Année
1683
Lieu d'édition
Amsterdam
Format
500 X 290
Graveurs
VAN KEULEN Johannes

Description

Linee di costa relative all'arcipelago di Hyeres e alla Corsica tratte dalla tarda edizione dello Zee-Fakkel del 1781 della famiglia Van Keulen. La Casa Editrice van Keulen era stata fondata intorno al 1678 dal capostipite Johannes cui subentrò, nel 1695, il figlio Gerard, versato nelle discipline nautiche e abile incisore, il quale impresse all'azienda la specializzazione cartografica che la rese famosa in Olanda e in Europa per due secoli a seguire. La produzione editoriale comprendeva un cospicuo portafoglio di carte sciolte manoscritte, un atlante nautico denominato Le Grand Nouvel Atlas de la Mer e il monumentale De Nieuwe Groote Lichtende Zee-Fakkel, ovvero un portolano dei mari del mondo pubblicato tra il 1681 e il 1684 in cinque volumi in folio, ai quali - nel 1753 - se ne aggiunse un sesto per la navigazione lungo le coste asiatiche.Secondo un'impostazione editoriale consolidata sin dallo Spieghel der Zeewaerdt di L. J. Waghenaer, il primo volume descrive i mari settentrionali dall'Olanda fino allo Stretto di Hudson, mentre il secondo volume è dedicato alla navigazione dal Mare del Nord alle coste europee continentali fino alle Isole di Capo Verde. Il terzo volume descrive invece il Mediterraneo che rivestiva particolare importanza come crocevia dei traffici tra l'Oriente e l'Occidente. Il quarto volume riguarda le Indie Occidentali e le coste orientali dell'America settentrionale, mentre il quinto contiene le carte dell'Africa occidentale fino al Capo di Buona Speranza e undici carte del Brasile, nonché alcune carte dell'Estremo Oriente che preludevano alla compilazione del sesto volume. Le coste asiatiche erano infatti di interesse preminente per l'Olanda, che vi aveva fondato un impero commerciale, e quindi le carte di quelle regioni restarono a lungo manoscritte, affinché ne fosse impedita la diffusione all'esterno della flotta della V.O.C., fino al 1753, quando ormai erano già da qualche decennio in circolazione gli atlanti nautici pubblicati dagli Inglesi e dai Francesi.Il Nieuwe Groote Lichtende Zee-Fakkel, che comprendeva istruzioni nautiche, carte generali e particolari, piani dei porti e vedute di costa, fu tradotto in diverse lingue e ebbe svariate riedizioni. Il terzo libro, dedicato al Mediterraneo, ebbe un'edizione italiana, pubblicata nel 1695 con il titolo Della nuova grande illuminante face del mare e ristampata nel 1705. Come estensore del testo figura N. J. Vooght, mentre la traduzione in italiano è del patavino Mosè Giron. Svariate carte recano date successive alla pubblicazione del portolano, perché mentre il testo non richiedeva aggiornamenti, le carte venivano sostituite nel tempo secondo necessità. Incisione in rame, finemente colorata a mano, in ottimo stato di conservazione. Linee di costa relative all'arcipelago di Hyeres e alla Corsica tratte dalla tarda edizione dello Zee-Fakkel del 1781 della famiglia Van Keulen. La Casa Editrice van Keulen era stata fondata intorno al 1678 dal capostipite Johannes cui subentrò, nel 1695, il figlio Gerard, versato nelle discipline nautiche e abile incisore, il quale impresse all'azienda la specializzazione cartografica che la rese famosa in Olanda e in Europa per due secoli a seguire. La produzione editoriale comprendeva un cospicuo portafoglio di carte sciolte manoscritte, un atlante nautico denominato Le Grand Nouvel Atlas de la Mer e il monumentale De Nieuwe Groote Lichtende Zee-Fakkel, ovvero un portolano dei mari del mondo pubblicato tra il 1681 e il 1684 in cinque volumi in folio, ai quali - nel 1753 - se ne aggiunse un sesto per la navigazione lungo le coste asiatiche.Secondo un'impostazione editoriale consolidata sin dallo Spieghel der Zeewaerdt di L. J. Waghenaer, il primo volume descrive i mari settentrionali dall'Olanda fino allo Stretto di Hudson, mentre il secondo volume è dedicato alla navigazione dal Mare del Nord alle coste europee continentali fino alle Isole di Capo Verde. Il terzo volume descrive invece il Mediterraneo che rivestiva particolare importanza come crocevia dei traffici tra l'Oriente e l'Occidente. Il quarto volume riguarda le Indie Occidentali e le coste orientali dell'America settentrionale, mentre il quinto contiene le carte dell'Africa occidentale fino al Capo di Buona Speranza e undici carte del Brasile, nonché alcune carte dell'Estremo Oriente che preludevano alla compilazione del sesto volume. Le coste asiatiche erano infatti di interesse preminente per l'Olanda, che vi aveva fondato un impero commerciale, e quindi le carte di quelle regioni restarono a lungo manoscritte, affinché ne fosse impedita la diffusione all'esterno della flotta della V.O.C., fino al 1753, quando ormai erano già da qualche decennio in circolazione gli atlanti nautici pubblicati dagli Inglesi e dai Francesi.Il Nieuwe Groote Lichtende Zee-Fakkel, che comprendeva istruzioni nautiche, carte generali e particolari, piani dei porti e vedute di costa, fu tradotto in diverse lingue e ebbe svariate riedizioni. Il terzo libro, dedicato al Mediterraneo, ebbe un'edizione italiana, pubblicata nel 1695 con il titolo Della nuova grande illuminante face del mare e ristampata nel 1705. Come estensore del testo figura N. J. Vooght, mentre la traduzione in italiano è del patavino Mosè Giron. Svariate carte recano date successive alla pubblicazione del portolano, perché mentre il testo non richiedeva aggiornamenti, le carte venivano sostituite nel tempo secondo necessità. Incisione in rame, finemente colorata a mano, in ottimo stato di conservazione. Cfr.
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