
Gravures
Mariano Fortuny y Marsal(Reus 1838 - Roma 1874)
Eglise de St. Joseph a Madrid, 1867/68
1000,00 €
Il Bulino Antiche Stampe s.r.l.
(Milano, Italie)
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Détails
Description
(Reus 1838 - Roma 1874)
Eglise de St. Joseph a Madrid, 1867/68
Acquaforte e acquatinta
misure: mm 150 x 250
Pittore e incisore spagnolo, collezionista e antiquario. Di umili origini restò presto orfano ma ebbe i primi insegnamenti dal nonno modellatore di figure in terracotta. Tentò la fortuna trasferendosi nel 1853 presso l'Escuela de Bellas Artes di Barcellona e grazie alle sue doti artistiche vinse il premio Roma nel 1857 che gli permise di proseguire gli studi a Roma. Qui giunse nel 1858 e iniziò a frequentare gli artisti spagnoli, subì l’influsso delle opere di Domenico Morelli e strinse amicizia con il pittore Attilio Simonetti (1843–1925) che lo portò alla scoperta degli artisti napoletani. Simonetti divenne suo allievo e divise con lui lo studio romano. Con lo scoppiare della guerra ispano-marocchina, Fortuny fu chiamato in Marocco per rappresentare e immortalare i momenti più salienti del combattimento tra il 1860 e il 1861. Durante tale soggiorno Fortuny prese ispirazione per molti suoi dipinti sia raffigurando con occhio documentario scorci o tipi pittoreschi sia rielaborando poi in studio in chiave raffinata e decadente certi altri soggetti più esotici e aderenti al gusto orientalista allora di gran moda. Nel 1862 tornò nuovamente in Italia, viaggiando tra Firenze e Napoli dove incontrò l'amico pittore Domenico Morelli, per poi tornare a Roma e aprire un nuovo studio in Via della Purificazione. Artista perennemente in viaggio fra l’Italia, la Spagna e Londra e Parigi dove divenne sodale dei migliori artisti del suo tempo, fu apprezzato e ricercato a livello internazionale per il suo gusto chiaro e cosmopolita. Sposò nel 1867 Cecilia de Madrazo y Garreta figlia del Direttore del Prado e nipote di un noto pittore spagnolo. Fortuny, il più internazionale e cosmopolita dei pittori spagnoli dell’Ottocento, si è dedicato all’incisione proponendo originali soggetti di genere spagnoleggiante o orientalista. La sua opera tradisce la profonda conoscenza dei maestri del passato quali Goya e Rembrandt. Fortuny impiega un segno minuto che si contraddistingue, nella maggior parte delle lastre, per la ricerca di violenti effetti di luce su ambienti in ombra. Le lastre, come la vita stessa dell’autore, sono state soggette a continui rimaneggiamenti oggi ben ricostruiti nel catalogo ragionato basato sullo studio degli esemplari conservati nei musei pubblici. Si possono perciò oggi ben identificare le varie tirature; le prove di lavoro, le tirature coeve e quelle postume fino al 1916 nonché le varie carte impiegate dall’autore.
L'interno maestoso e ampio della chiesa di Madrid è lo spazio ideale per lo studio dei chiaroscuri. La penombra del luogo di culto è scandita da luci e ombre. La luce naturale scende dall'alto e rischiara la parete al centro dividendo lo spazio in due. Un candelabro sulla sinistra e la luce spettrale di un lampadario. Si conoscono diversi studi preparatori per la composizione pubblicati da Vives i Pique. L'opera può essere messa in relazione anche con il disegno di Goya: Mujeres en la Iglesia (BN. Madrid). Esemplare nel II/II stato, con l'aggiunta di segni su tutta la parete al centro e sulle figure in primo piano, intensificata la morsura. Esemplare appartenente alla tiratura del 1878, la I, senza titolo e numero, con timbro della firma dell’autore in basso a destra.
Impressione eccellente su carta tipo Japon, ampi margini. Ottimo stato di conservazione eccetto qualche piega ai soli margini.
Bibliografia: Vives i Pique-Cuenca Garcia, Mariano Fortuny Marsal/Mariano Fortuny Madrazo, Electa, 1994, n 21 (ill p 132); Emiliano Cano Dìaz, Las ediciones de los aguafuertes de Mariano Fortuny Marsal, MOTS.TV 2022.