Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Gravures

La Domenica del Corriere 2 Ottobre 1960 Fabiola Baldovino Castro Kruscev Savoia

18,00 €

Il Tempo che fu

(Enna, Italie)

Demander plus d'informations

Mode de Paiement

Détails

Description

La Domenica del Corriere Rivista originale del 2 Ottobre 1960 Anno 62 - N. 40 Rarità per appassionati e collezionisti Seguono solo alcuni dei fatti descritti, illustrati e fotografati all'interno Illustrato in copertina (segue foto): Fabiola, regina del Belgio. Il 16 settembre Re Baldovino ha annunciato il suo fidanzamento con Dona Fabiola De Mora y Aragon di 32 anni, una delle quattro figlie degli spagnoli conti d'Aragon. Fino a pochi giorni prima alcuni giornali americani avevano annunciato che Baldovino si sarebbe fatto frate abdicando al trono in favore del fratello Alberto principe di Liegi. Illustrato nella retro copertina (segue foto): Tragedia sulla via Aurelia. Il marchese Girolamo Theodoli tornava a Roma da Viareggio quando la sua auto veniva investita dalla furia dell'alluvione. Il marchese per fare manovra e tornare indietro aveva fatto scendere dall'auto la moglie, Ada Castellani, la figlioletta Ludovica e la governante quando un'ondata di fango li travolse. Soltanto il marchese e la governante furono risparmiati dalla morte. Nelle pagine interne: Triste settembre: nubifragi, crolli, frane, alluvioni e morti. Convegno a New York di dittatori rossi: ad Harlem Kruscev abbraccia Fidel Castro. Paperon de' Paperoni esiste davvero nella realtà. Si chiama Paul Getty, è americano e ha 67 anni. Chi sposerà Maria Gabriella di Savoia? Giovanni Volpi conte di Misurata o Don Juan Carlos di Borbone ? Ma insomma Ernest Hemingway se ne intende o no di tori ? Presto le nozze fra Maria Callas e Onassis. Finora non si era mai saputo che il dittatore dell'URSS Stalin avesse un fratellastro. .e tanto altro ancora! Qualora vogliate maggiori delucidazioni contattateci In questo negozio troverai un'intera categoria dedicata alla collezione delle Domeniche del Corriere, ne inseriamo diverse giornalmente e a breve saranno presenti tutte le riviste dei 90 anni in cui sono avvenute le pubblicazioni Sotto il link diretto alla collezione: Riviste disponibili Cliccaci sopra, troverai di certo ciò che cerchi! La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989. Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore amministrativo del Corriere della Sera, apparve per la prima volta nelle edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Stampata in grande formato (sul modello del domenicale La Tribuna illustrata), aveva 12 pagine e veniva distribuita gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in edicola per 10 centesimi. Non fu concepito come periodico di informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. Venne pensato come «settimanale degli italiani». Doveva scandire, come un calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti piccoli e grandi. La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate. Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana. La prima delle tavole a colori con cui Beltrame raccontò ogni settimana, per oltre quarant'anni, le vicende del suo tempo, si riferiva ad una tempesta di neve nel Montenegro (1899). Il Montenegro era salito da poco agli onori della cronaca poiché Vittorio Emanuele di Savoia l'erede al trono d'Italia, si era appena sposato con Elena di Montenegro. Le tavole a colori di Beltrame divennero il marchio distintivo della rivista. Nelle sue copertine è riassunta in pratica tutta la storia del costume e della società italiana della prima metà del XX secolo. Fatti di cronaca, sportivi, di costume venivano riassunti con maestria dall'illustratore arzignanese, che riusciva a renderli vivi e attuali agli occhi di una popolazione non ancora del tutto uscita dall'analfabetismo. Non si mosse mai da Milano dove disegnò tutte le sue tavole. Ciò nonostante riuscì a rappresentare luoghi, fatti, persone e cose che non aveva mai visto di persona, grazie alla sua innata immaginazione e curiosità unite ad un rigoroso senso di realismo. Celebri, in particolare, furono le sue illustrazioni degli avvenimenti bellici della Grande guerra e delle vicende degli Alpini. Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Walter Molino che, come il suo predecessore, firmò memorabili copertine andando avanti per trent'anni. Fra le più celebri, quella sulla nascita della televisione (1954), del campione ciclista Fausto Coppi (1960), i russi nello spazio (1965). A differenza dei settimanali dell'epoca, la Domenica del Corriere diede ampio spazio alle fotografie e ai disegni, e questo fu uno dei motivi del suo successo. Nel corso degli anni venti e trenta, il periodico divenne uno dei principali strumenti di informazione non solo della borghesia colta ma di buona parte della popolazione italiana alfabetizzata. In questo periodo divenne il settimanale più venduto in Italia: le vendite raggiunsero le 600.000 copie. Sulle pagine della Domenic
Logo Maremagnum fr