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Gravures

Gallo Gallina (Cremona 1796 - Milano 1874)

Matrimonio a sorpresa (dalla serie Promessi Sposi)

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Il Bulino Antiche Stampe s.r.l. (Milano, Italie)

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Graveurs
Gallo Gallina (Cremona 1796 - Milano 1874)
Langues
Italien

Description

Litografia
misure: mm 316 x 428

Pittore e incisore italiano. Iniziò a studiare disegno con Giovanni Beltrami per poi trasferirsi a Milano per frequentare l'Accademia di Belle Arti di Brera dove fu allievo di Pelagio Palagi. Partecipò negli anni alle esposizioni milanesi e realizzò una quarantina di dipinti ad olio o acquerellati che ritraevano soggetti storici del XVI e XVII secolo o affrontavano temi sacri e classici. All'attività pittorica egli affiancò sempre quella di incisore. Realizzò sia tavole sciolte che illustrazioni per volumi, come le oltre cinquecento acquetinte per l'enciclopedia storico-etnografica di Giulio Ferrario. Nel campo della litografia egli creò dodici importanti tavole per i Promessi Sposi pubblicate dall'editore Ricordi tra il luglio 1828 e il febbraio 1830. Queste sono non solo testimonianza degli esordi della litografia in italia ma, anche esempio della cultura popolare e della diffusione di immagini di un testo letterario como quello di Manzoni.

In questa tavola, dalla serie dei Promessi Sposi, viene raffigurato il fallimento del matrimonio a sorpresa. La scena si svolge in una stanza dell'abitazione di don Abbondio; c'è uno scrittoio, diversi libri e fogli a terra, una candela ad illuminare i personaggi, un armadio e due cartine geografiche. Tonio e Gervaso con l’inganno avevano fatto entrare nella stanza Renzo e Lucia che si apprestano a recitare le loro promesse, ma proprio Lucia viene bloccata dal gesto repentino del curato che, lasciata cadere la ricevuta chiesta da Tonio, afferra con la mano sinistra il lume e con la destra il tappeto che copre lo scrittoio per gettarlo sul volto di Lucia per impedirle di parlare. In basso al centro e ai lati indicazioni editoriali e didascalia descrittiva della scena rappresentata: La poveretta con quella voce soave e allora tutta tremante aveva appena potuto proferire. e questo. (Manzoni, Cap VIII, pag 213). Ricchi contrasti chiaroscurali descrivono sia la stanza, ma soprattutto i personaggi. Ogni soggetto è descritto nell'abito, studiato e ricreato con attenzione, e nell'espressione del volto; corrugato quello di Don Abbondio, affranto quello di Renzo, triste di Lucia e furbo quello di Tonio. La composizione ricorda la pittura seicentesca ed è ricca di pathos e devozione.

Impressione eccellente, nitida dai neri intensi. Ottimo stato di conservazione. Ampi margini.

Due fogli della serie sono conservati presso National Gallery di Washington https://www.nga.gov/collection/artist-info.37995.html

Bibliografia: La pittura lombarda nel secolo XIX (catal.), a cura di V. Bignami, Milano 1900, p. 38.
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