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Gravures

BOSCOVICH Ruggiero Giuseppe

Nuova Carta Geografica dello Stato Ecclesiastico

1755

1800,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italie)

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Détails

Année
1755
Lieu d'édition
Roma
Format
650 X 1190
Graveurs
BOSCOVICH Ruggiero Giuseppe

Description

Carta geografica entro margine graduato, in tre fogli, raffigurante il territorio dello Stato Ecclesiastico. L'opera presenta un elevato valore storico-culturale in quanto rappresenta la prima carta parziale d'Italia realizzata in base ad operazioni scientifiche, segnando l'inizio di una nuova era nella storia della cartografia italiana. L`occasione della pubblicazione di tale carta fu, come apprendiamo dalla lunga iscrizione a latere, quella di migliorare un grado di meridiana per confrontarlo con quelli misurati dagli Accademici della Reale Accademia di Francia. Dovendosi prendere misure numerose ed esatte con strumenti peculiari al di là e al di qua di Roma per consiglio del Cardinale Valenti, allora Segretario di Stato, Benedetto XIV ordinò e sostenne l'impresa della delineazione di una nuova carta dello Stato Pontificio. Dunque la carta, che non può dirsi propriamente topografica in quanto non riporta minutamente le parti del suddetto stato, rettifica la 'Geografia generale ' dello Stato Pontificio. Il Padre gesuita Ruggiero Boscovich nasce a Ragusa in Dalmazia nel 1711 e si trasferisce a Roma già nel 1737, dove grazie alla sua profonda preparazione nel campo matematico e fisico, fu chiamato ad insegnare al Collegio Romano alla giovane età di soli 26 anni. Nonostante possa essere considerato come uno dei massimi esperti di astronomia e geodesia del suo tempo, fu consulente per molti difficili lavori di ingegneria, quali la bonifica delle Paludi Pontine e la sistemazione del porto di Rimini. L’idea di realizzare un importante rilievo geodetico-topografico dello Stato Pontificio fu suggerita proprio dal Boscovich che, grazie all’appoggio politico del Cardinal Valenti, ottenne l’approvazione e il sostegno economico di papa Benedetto XIV. Per la monumentale opera si avvalse dell’aiuto del gesuita inglese Padre Cristopher Maire, il quale pose come obiettivo dell’impresa la rettifica della carta geografica dello Stato Pontificio, ancora gravemente difettosa, e la corretta indicazione della posizione geografica delle principali città dello stato. Le operazioni sul terreno vennero iniziate nell'estate del 1750 e condotte a termine nel giro di tre anni. Vennero misurate due basi in prossimità degli estremi dell'arco da misurare e cioè una presso Roma lungo la Via Appia, tra il monumento sepolcrale di Cecilia Metella e il Casale delle Frattocchie, mentre la seconda lungo il litorale adriatico a partire dalla foce dell'Ausa in direzione di Pesaro. Le due basi vennero congiunte da una rete trigonometrica formata da 9 triangoli i cui vertici furono stabiliti rispettivamente sulla cupola di S. Pietro a Roma, e sui Monti Gennaro, Soriano nel Cimino, Fionchi, Pennino, Tezio, Carpegna, Catria, Luro, tutti individuati da appositi segnali.Dalla misura dell'arco di meridiano venne ricavato un valore notevolmente diverso da quello che sarebbe dovuto risultare coi dati del Cassini in Francia e questo confermava l'ipotesi del Boscovich della irregolarità presentata dalla forma geometrica della terra. Per quanto riguarda la rettificazione della Carta dello Stato Ecclesiastico il lavoro non era ancora finito. Si dovette procedere all'inserimento nelle maglie della triangolazione fondamentale, numerosi altri triangoli secondari. Vennero fissate le posizioni di 84 località dello Stato, derivandone le coordinate geografiche da quelle del Collegio Romano in Roma. Nella rete così ottenuta il Padre Maire poté inquadrare i materiali topografici e cartografici ritenuti più attendibili.L’opera fu ultimata, dopo oltre tre anni di lavoro, nel 1754 e ne fu data notizia in una pubblicazione, il ' De litteraria expeditione. ' del 1755, nel quale i due astronomi spiegano lo scopo e il metodo della grande impresa, basata su triangolazioni e su misure derivanti da stime. L’opera a stampa venne alla luce nel 1755, diligentemente incisa ed edita dalla Calcografia Apostolica. La carta non risulta ricca di particolari, ma fissa in m. The Jesuit father Ruggiero Boscovich was born in Ragusa, in Dalmatia, in 1711 but had moved to Rome already in 1737, where he was appointed teacher of the Collegio Romano for his skills in maths and physics, despite he was only 26. Though he can be mentioned among the greatest experts of astronomy and geodesy, he also took part in many engineering projects, such as the drainage of the Paludi Pontine and the organization of the harbour in Rimini.It was Boscovich himself to point out the need for a topographic-geodetic relief of the Papal State. Once he got the political support of Cardinal Valenti, he also obtained the economic support of Pope Benedetto XIV. For this monumental work he called the English Jesuit father Cristopher Maire, who also suggested to ad just the detective geographic map of the Papal State and establish the right positions of the cities along the territory.This work was ended in 1754, after three years, and the following year the publication was announced in the De litteraria expeditione., where both astronomers also explained the aim and the method of their work, describing the technique of triangulations and assessment. The work was finally printed in 1755, finely engraved by the Calcografia Apostolica. The map is not particularly rich in details, but it fixes for good the hydrographical grid, the roadways and the inhabited places. Cfr. F. Ronca e A. Sorbini (a cura di) "Le antiche terre del Ducato di Spoleto", p. 182, 77; Almagià, Documenti Cartografici dello Stato Pontificio pp. 49/51, tav. LXXIX.
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