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Gravures

Francesco Brizio(Bologna, c. 1574 - Bologna 1623)

San Rocco invoca la protezione divina per un donatore, 1603 c.

650,00 €

Il Bulino Antiche Stampe s.r.l.

(Milano, Italie)

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Graveurs
Francesco Brizio(Bologna, c. 1574 - Bologna 1623)
Etat de conservation
En excellent ètat

Description

Francesco Brizio
(Bologna, c. 1574 - Bologna 1623)

San Rocco invoca la protezione divina per un donatore, 1603 c.

Bulino e acquaforte
misure: 373 x 264 mm

Architetto, pittore e incisore. Attivo a Bologna. Allievo di Bartolomeo Passerotti e dei Carracci. Le prime opere incisorie risalgono al 1590 e la sua produzione che comprende una cinquantina di fogli risente dell'influenza sia di Agostino che di Ludovico.

Il soggetto traduce in controparte il dipinto, olio su tela, di Parmigianino eseguito negli anni successivi al suo arrivo a Bologna (1527-30).  Il dipinto è ancora conservato nella Cappella Gamba nella Basilica di San Petronio a Bologna. Il Santo intercede per la divina protezione del committente inginocchiato sulla sinistra. La critica propone di riconoscere nel donatore Fabrizio o Badassare da Milano. Gori Gandellini identifica il donatore in Ghiselli. A sostegno di questa ipotesi al verso del foglio in grafia antica si legge: Nella Cappella Ghiselli in S. Petronio. Oltre l'immagine, nel margine bianco inferiore, è incisa la dedica: ILLVSTRISSIMO PRINCIPI ALEXANDRO ESTENSI CARD: AMPLISSIMO / Mirum opus effigies ROCHI, quam pinxerat auctor / Mirificus, BRICI mirifice ære nitet.// Haec tibi ALEXANDER debentur dona refulges / Murice qui sacro, mirus et ingenio. In una lettera datata 28 ottobre 1603, il card Alessandro d'Este ringrazia il Brizio per il dono e la dedica dell'incisione. In basso a sinistra: Franc. Parm.s inu. e a destra: Fran. Bric. f. Esemplare nel II stato con il testo inciso sotto il soggetto. Del I stato, una prova di lavoro prima del testo, si conosce un solo esemplare conservata ad Amburgo.

Impressione omogenea su carta vergellata con filigrana Pellegrino nel cerchio, minimo margine. Leggeri assottigliamenti diffusi visibili al verso, controfondato con carta tipo cina.

Altri esemplari conservati presso la Pinacoteca Repossi, la Calcografia Nazionale e Davoli.2811

Bibliografia: Bartsch XVIII.258.9; TIB 40.035 S2; G. M. De Rubeis-M. Mussini, Parmigianino tradotto, 144.
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