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Autografi

STAGNO BELLINCIONI Bianca (Budapest 1888 – Milano 1980) Attrice e soprano

Ritratto fotografico con dedica e firma autografa Invio a “Manuel Vaccaro”, datato “Naples 1914”

1914

130,00 €

COLONNESE Studio Bibliografico di Vladimiro Colonnese

(Napoli, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1914
Luogo di stampa
Napoli
Autore
STAGNO BELLINCIONI Bianca (Budapest 1888 – Milano 1980) Attrice e soprano
Soggetto
Bianca Stagno Bellincioni, Soprano, Opera lirica, Attrice,, Cinema muto

Descrizione

Fotografia montata su carta e supporto in cartoncino marrone, mm 227×169 (fotografia), mm 300×228 (supporto). Sul fronte è presente il marchio del celebre fotografo: «(Mario) Nunes-Vais». Dedica e firma liev. stinte, angolo del supporto sciupato, peraltro in buone condizioni. «A M. Manuel Vaccaro, Naples 1914».Bianca Stagno Bellincioni (Budapest 1888 – Milano 1980) è stata un’attrice e soprano italiana. Figlia del tenore Roberto Stagno e del soprano Gemma Bellincioni, studiò canto a Berlino e debuttò a Graz nel 1913. Partecipò alla prima rappresentazione in Francia, a Nizza, di "Conchita" di Riccardo Zandonai, nel ruolo della protagonista. Poi il 28 luglio 1917 al Politeama di Livorno, nel riallestimento di "Lodoletta" di Pietro Mascagni con Beniamino Gigli. "Mârouf, savetier du Caire", di Henri Rabaud, al Teatro Costanzi di Roma, il 29 dicembre 1920. Nello stesso periodo le interpretazioni per il cinema muto: dal 1916 al 1919 per la Tespi Film, prevalentemente con la direzione di Ugo Falena, nel 1919-1920 per la Cines con il regista Mario Caserini, dal 1921 al 1923 con Biancagemma Film cinque film prodotti e diretti da sua madre Gemma. Ultima pellicola del periodo muto, nel 1924, "La congiura di San Marco", regia di Domenico Gaido. Prese parte alla prima italiana de "Il principe si diverte", adattamento da "Il pipistrello" di Strauss, regia di Max Reinhardt, il 10 febbraio 1934 al Teatro Municipale di Sanremo. Nel 1936, dopo dodici anni, riprese con il cinema, tra le partecipazioni ricordiamo "Animali pazzi" (1939), secondo film interpretato da Totò. Pubblicò il libro "Roberto Stagno e Gemma Bellincioni intimi" (Firenze, 1943). Gli ultimi anni della vita li trascorse nella Casa di riposo per musicisti Giuseppe Verdi di Milano. Mario Nunes Vais (Firenze, 1856-1932) fu uno dei più raffinati ritrattisti italiani a cavallo fra XIX e XX secolo. Pur non essendo fotografo di professione, lasciò un archivio di oltre ventimila lastre che oggi costituisce un patrimonio iconografico di straordinario valore storico e culturale. La sua opera documenta un’epoca di grandi cambiamenti, fissando per sempre i volti di politici, artisti, intellettuali e gente comune. Tra i grandi personaggi da lui ritratti Edmondo De Amicis, Giacomo Puccini, Thomas Mann, Benedetto Croce, Giovanni Gentile, Guglielmo Marconi, Eugenio Montale.
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