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Cartoline

”A Napoli si muore, vado a Napoli”- 1884

25,00 €

COLONNESE Studio Bibliografico di Vladimiro Colonnese

(Napoli, Italia)

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Dettagli

Luogo di stampa
Torino,
Editore
E. Oneglia,
Soggetto
Napoli e provincia, Colera, Regno d'Italia

Descrizione

Cartolina cromolitografica d’epoca. Undivided back. Non viaggiata, cm 14x9. Da un dipinto di Rodolfo Morgari. In buone condizioni. Molto rara. Da un dipinto di Rodolfo Morgari raffigurante la visita di re Umberto I all’ospedale della Conocchia al Rione Sanità a Napoli, sullo sfondo la collina di Capodimonte. Cessata l’epidemia colerica, nel gennaio 1885 fu emanata con urgenza una legge che, prevedendo l’utilizzo di fondi pubblici, si provvedesse al risanamento della città di Napoli, per spianare e ricostruire con criteri moderni la parte bassa della città, dove era scoppiata l’epidemia.Il risanamento di Napoli si protrasse fino al 1891 e comportò l’abbattimento di interi quartieri e anche delle chiese e cappelline che sorgevano nei luoghi interessati dallo sventramento. Rodolfo Morgari [Torino 1827-ivi 1909] Pittore. Figlio di Giuseppe Morgari, fratello di Paolo Emilio Morgari e padre di Pietro Morgari. Frequentò l’Accademia Albertina di Torino, poi prese parte alla campagna del 1848. Si distinse nei dipinti di soggetto storico e allegorico e nell’arte decorativa. Ornò di sue opere i principali palazzi torinesi. Per questo e per la sua abilità nel restauro dei dipinti antichi fu nel 1858, da re Vittorio Emanuele Il, nominato pittore e restauratore dei Reali Palazzi. Suo è il restauro degli affreschi del Beaumont nel soffitto dell’Armeria Reale di Torino. Alla Promotrice di Torino espose numerosi dipinti, tra i quali si rammentano: “Camicciola” (1884); e “Re Umberto I visita i colerosi del lazzaretto di Napoli”. “La morte di Raffaello”, che è il suo quadro più noto, si trova nella Galleria d’Arte Moderna di Firenze. All’Esposizione Nazionale del 1884 il Morgari fu premiato con medaglia d’oro, per imitazione d’arazzi antichi eseguiti con abilità. Egli esegui pure affreschi pregevoli nelle chiese di Santa Teresa a Torino, di San Maurizio Canavese, di San Sebastiano a Biella. Insegnò per molti anni all’Accademia Albertina di Torino, nella scuola di gruppo e ornato.

Anno di pubblicazione: s.d., fine ‘800
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