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Fotografie

F.lli D'Alessandri Roma

Photo foto cdv albumina Conte Lavinio Spada Medici D'Alessandri 1860

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Preziosi Scritti Studio Bibliografico (Corridonia, Italia)

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Dettagli

Autore
F.lli D'Alessandri Roma
Soggetto
Foto ritratti
Stato di conservazione
Buono

Descrizione

in buono stato
Nacque a Macerata il 12 agosto 1801, secondogenito del conte Girolamo Spada e di Giulia de' Medici.
Dopo un breve soggiorno a Firenze, Lavinio si trasferì a Pesaro, allora chiamata 'la piccola Atene', presso lo zio paterno Giovanni, animatore di un circolo letterario frequentato, tra gli altri, da Giulio Perticari e Vincenzo Monti. L'amicizia con Perticari lo introdusse allo studio della composizione poetica che continuò fino agli ultimi anni della sua vita. A vent'anni pubblicò presso la tipografia di Luigi Pezzati una raccolta di poesie dedicate all'amico del cuore Roberto Vivarelli (Rime d'un pastore d'Elvia Recina, Firenze 1821. Dopo il breve soggiorno a Pesaro, Spada s'iscrisse a Roma all'Accademia ecclesiastica per divenire prelato. Nel 1824 Leone XII lo nominò a Ravenna prolegato del cardinale Agostino Rivarola, al quale era stata affidata anche la Legazione di Forlì. A Ravenna Spada curò la fondazione di un'Accademia di belle arti in cui furono messe insieme le donazioni di collezioni di armi medievali, gessi delle statue più famose dell'antichità, raccolte pittoriche cittadine. Condusse, senza alcun successo, la ricerca dei resti mortali di Dante Alighieri ed ebbe ospite per qualche mese Humphrey Davy che lo introdusse allo studio delle scienze naturali.
Dal 1838 al 1847 collezionò minerali preziosi per numero di specie e per la loro provenienza da ogni parte del mondo. Questa collezione, costituita da circa 12.000 esemplari fu acquistata nel 1851 da Pio IX per 20.000 scudi e, tutt'oggi, costituisce il nucleo principale del Museo di mineralogia dell'Università di Roma.
Nel 1829 Spada venne nominato delegato apostolico a Spoleto, dove conobbe Giovanni Maria Mastai Ferretti, allora arcivescovo dell'arcidiocesi spoletina, con il quale strinse un'amicizia destinata a durare fino all'inizio della stagione riformatrice di Pio IX.
Nel giugno del 1846 Giovanni Maria Mastai Ferretti divenne papa e Spada fece parte dei primi progetti riformatori di Pio IX. Con il titolo di presidente delle Armi entrò a far parte del Consiglio dei ministri istituito il 27 giugno 1847; venne poi nominato membro della Consulta di Stato istituita il 14 ottobre 1847, ma rifiutò la carica di nunzio a Parigi offertagli dal papa.
Tra la fine del 1847 e gli inizi del 1848 la vita di Spada mutò radicalmente. Lasciò la prelatura e la vita pubblica per sposare la contessa polacca Natalia Komar, donna colta e di rara bellezza, con la quale trascorse gran parte degli anni nella campagna treiese in una villa che aveva acquistato intorno al 1830. Lavinio non rinunciò pur tuttavia alla 'rete' delle amicizie che aveva coltivato fino a quel momento: in primavera e in autunno la villa si animava di ospiti illustri, sollecitati dalla squisita ospitalità della coppia, dalle erudite conversazioni che vi avevano luogo e, soprattutto, dalla bellezza della Quiete e del suo magnifico orto botanico.
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