Historia delle sante vergini romane con varie annotationi e con alcune vite brevi de’ santi parenti loro, e de’ gloriosi martiri Papia e Mauro soldati romani

In-8°, (6), 350, (26), ill., legatura in pelle, con tasselli e titolo al dorso.Nacque a Roma da Lazzaro e da Diana Costa nel 1556. Di lui non possediamo notizie precise prima della sua frequentazione con Filippo Neri, iniziata, come egli stesso afferma, nel 1576; si unì poi agli oratoriani il 1° luglio 1577. A proposito della contiguità con Filippo Neri, nella Vita b. Philippi Neri (Romae 1600) il G. stesso si autodefinisce "Beati Patris nostri administer, assiduusque comes" (p. 145), e la descrizione del loro rapporto sembra abbastanza attendibile; è però soltanto negli ultimi anni di vita del santo che si può veramente parlare di un ruolo di assistenza e collaborazione quotidiana da parte del Gallonio. Precedentemente egli aveva avuto da Filippo il trattamento che questi riservava ai suoi discepoli di maggior talento. Il santo era infatti cosciente della vanità derivante dalla precocità intellettuale e cercava pertanto di procurare la mortificazione dello spirito assegnando umili incarichi a quel tipo di seguaci. Ordinava quindi al G. di chiedere l'elemosina vestito di stracci, di togliersi la tonaca per mettere in evidenza i buchi sulle maniche della tonacella davanti alle monache di Tor de' Specchi e - sono i casi più noti - gli chiedeva di cantare in piedi i versi di motivi popolari di Norcia al cospetto di visitatori illustri e alquanto divertiti. La mortificazione del G. mise davvero alla prova la sua obbedienza e la sua umiltà fino all'estremo, portandolo quasi ad abbandonare del tutto gli oratoriani. Significativamente, Filippo frenava l'inclinazione del Gallonio per la filosofia in favore dell'agiografia e della storia della Chiesa delle origini. Sebbene sia noto per la sua Vita b. Philippi Neri Florentini Congregationis oratorii fundatoris in annos digesta (Roma 1600; trad. italiana dello stesso G., ibid. 1601), quest'opera è per molti aspetti non rappresentativa del complesso della produzione del Gallonio. Peculiare dell'opera del G. era la ricerca sulla vita e le sofferenze dei protomartiri cristiani, in particolare delle sante vergini. Il suo primo libro fu l'Historia delle sante vergini romane con varie annotationi e con alcune vite brevi de' santi parenti loro e de' gloriosi martiri Papia e Mauro soldati romani.Motivata dalla traslazione delle reliquie di Papia e Mauro dalla chiesa di S. Adriano a S. Maria della Vallicella l'11 febbraio 1590 e scritta su espresso ordine di Filippo, l'opera forniva una serie di brevi vitae accompagnate da note storiche disposte secondo il giorno dell'anniversario a partire dal primo gennaio; pensato come supplemento al Martirologium di C. Baronio del 1583, il testo consentiva un ampio sguardo sui santi martiri.He was born in Rome to Lazarus and Diana Costa in 1556. We have no precise information about him before his acquaintance with Filippo Neri, which he began, as he himself claims, in 1576; he then joined the oratorians on 1 July 1577. Regarding the contiguity with Filippo Neri, in Vita b. Philippi Neri (Romae 1600) G. himself calls himself "Beati Patris nostra administer, assiduusque comes" (p. 145), and the description of their relationship seems quite reliable; however, it is only in the last years of the saint's life that one can truly speak of a role of daily assistance and collaboration by Gallonius. Previously he had had from Philip the treatment that he reserved for his most talented disciples. The saint was in fact aware of the vanity deriving from intellectual precocity and therefore sought to procure the mortification of the spirit by assigning humble assignments to that type of followers. He then ordered the G. to ask for alms dressed in rags, to remove his cassock to highlight the holes on the sleeves of the cassock in front of the nuns of Tor de 'Specchi and - they are the best known cases - asked him to sing on his feet the verses of popular motifs of Norcia in the presence of illustrious and somewhat amused visitors. The mortification of Gallonius really tested his obedience and his humility to the extreme, almost leading him to completely abandon the oratorians. Significantly, Filippo curbed Gallonius' inclination for philosophy in favor of hagiography and the history of the early Church. Although he is known for his Vita beati Philippi Neri Florentini Congregationis oratorii fundatoris in annos digesta (Rome 1600; Italian translation of the same G., ibid. 1601), this work is in many respects not representative of the whole Gallonius production. Peculiar to the work of Gallonius was the research on the life and sufferings of the Christian proto-martyrs, in particular of the virgins. His first book was the History of the Holy Roman Virgins with various annotations and with some short lives of their holy relatives and of the glorious martyrs Papia and Mauro Roman soldiers.Motivated by the translation of the relics of Papia and Mauro from the church of S. Adriano to S. Maria della Vallicella on 11 February 1590 and written on the express order of Filippo, the work provided a series of short vitae accompanied by historical notes arranged according to the anniversary day from 1st January; thought as a supplement to the Martirologium of C. Baronio of 1583, the text allowed a broad look at the holy martyrs. This book was intented as educational for women