I quattro libri di Giovanni Gerson, Cancelliere parigino, e Dottore Moralissimo della Imitatione di Christo, del Dispregio del Mondo, e delle Sue Vanità. con la Tavola

in 4° antico (cm 21,5x15), pp. 2 b., 12 nn., 188, 2 b., leg. coeva p/pelle, ds. a nervi con tit. e fregi in oro, tagli spuzz.; grande marca tipografica con motto (che raffigura la fenice posta su un'anfora da cui escono fiamme, rivolta al sole e contornata da putti e leoni alati) che occupa due terzi del front.; testatine, finalini e mm. grandi capil. abitati. L'opera è in buono stato anche se con qualche menda: mancanza delle cuffie, lievi sfregamenti alla leg., lievi aloni che interessano il margine superiore di alcune pp., rinforzo alla c. del front. e al margine sup. delle prime 6 cc., lievi macchie gialle al alcune pp. L'Imitazione di Cristo è stata scritta in quattro libri dal monaco cattolico Thomas Kempis tra il 1420 e il 1427 nel monastero di Mount Saint Agnes (nell'attuale Olanda), per l'istruzione dei novizi dell'Ordine Agostiniano, seguaci dei Fratelli della vita comune di Geert Groote; divenne subito molto popolare e si diffuse rapidamente tra i fedeli colti; con l'invenzione della stampa, divenne l'opera più stampata e tradotta dopo la Bibbia. Per molto tempo la sua attribuzione è stata incerta tra Jean Charlier de Gerson (1363-1429), teologo, filosofo Cancelliere dell'università di Parigi (1395) e Thomas Kempis, amanuense fra i canonici regolari della congregazione di Windesheim; ma il pensiero e la forma letteraria dell'Imitazione di Cristo sono molto simili al tenore delle prediche e agli scritti spirituali di Kempis: Libellus spiritualis exercitii, De humilitate, Dialogus noviciorum; Soliloquium animae; Sermones de incarnatione Domini, Manuale parvulorum etc., scritti che ebbero grande influenza sul cristianesimo medievale e non solo. Opera molto rara e in buone condizioni. 127-39