Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Libri antichi e moderni

Fallot Jean

Il Piacere e La Morte Nella Filosofia Di Epicuro. La Liberazione Epicurea

Einaudi 1977 3a Ed. 1982 Nuovo Politecnico 87,

non disponibile

Pali s.r.l. Libreria (Roma, Italia)

non disponibile

Metodi di Pagamento

Dettagli

Autore
Fallot Jean
Editori
Einaudi 1977 3a Ed. 1982 Nuovo Politecnico 87
Soggetto
Filosofia Philosophy
Descrizione
S
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
In ottimo stato
Legatura
Brossura
Copia autografata
No
Prima edizione
No

Descrizione

16mo, br. ed- presentazione di Sebastiano Timpanero, prefazione dellíautore, traduzione di Anna Marietti Solmi. pp. XXXI-126, Quello di Jean Fallot Ë un caso singolare: il caso di uno scrittore molto pi˘ noto in Italia che in Francia: da noi tradotto e introdotto, e nel suo Paese tenuto in disparte per il riserbo dei suoi studi e per i suoi atteggiamenti politici. Filosofo marxista, uscito dal Pcf nel 1964, con una chiara rottura verso sinistra ma con un altrettanto lucido giudizio sugli estremi movimenti gauchisti, Fallot non e mai mancato a un impegno mili- tante anche nella sua attivit‡ intellettuale, di cui questo saggio su Epicuro ñ appositamente riscritto e ampliato per Víedizione italiana che qui presentiamo ñ Ë un frutto straordinario. Líopera Ë una lettura dallíinterno dei testi epicurei, soprattutto di etica e di psicologia, ma non una lettura freddamente filologica o pedante, bensi líappassionata costruzione di un amore e delle sue ragioni, la comunicazione delle risposte che nel materialismo epicureo Fallot ha trovato alle proprie inquietudini, personali e filosofiche insieme. ´ Líatteggiamento del marxista Fallot verso Epicuro ñ scrive Sebastiano Timpanaro nella sua documentata prefazione ñ Ë paragonabile allíamore che molti uomini del nostro tempo, anche marxisti, hanno per Freud come ìliberatoreî, al di la dei dubbi o dei dissensi su singoli punti della dottrina freudianaª. La mediazione di un pensatore classico alle ansie pi˘ proprie dellíuomo contemporaneo costituisce líelemento di novit‡ e quasi di provocazione di questo libro. Che poi vi si ritrovi il virile pessimismo lucreziano pi˘ che líedonismo appiccicato e irriso in Epicuro dai suoi avversari, Ë un segno ulteriore della sofferta seriet‡ con cui líautore si riaggancia allíantico maestro, e del dramma dellíumanit‡ attuale.
Logo Maremagnum it