Dettagli
Anno di pubblicazione
2002
Editori
Johannes Gutenberg - 1406
Descrizione
Copertina rigida con sovraccoperta
Descrizione
Leggere "Il sapore della terra" il nuovo romanzo con il quale Pino A. Maselli traccia uno spaccato di vita contadina che và dall'immediato dopoguerra agli anni sessanta in una borgata della bassa pianura padana a cavallo fra Reggio, Parma e Mantova, è come fare un balzo a ritroso nel tempo e gustarsi un' ottima cena che ti imprime sul palato e nella testa il gusto delle buone cose genuine. Così, come genuino è lo stile di Maselli che non si perde mai in fronzoli e come altrettanto genuini e autobiografici sono gli scenari in cui si snoda il racconto. Se vogliamo classificare questo libro, come ci impongono le fredde regole letterarie allora ricordiamoci di catalogarlo fra i Romanzi, quelli scritti proprio così, con la "R" maiuscola. "Il sapore della terra" è un libro da leggere tutto d'un fiato. E poi magari rileggerlo dopo un pò di tempo, specialmente quando il computer ci ha stancati e la tv inebetiti. In quest' opera ci sono anche due caratteristiche che non ci possono sfuggire e su cui occorre soffermarsi. La prima sono i personaggi: sono più veri che mai e si delineano in un crescendo di emozioni, di dialoghi (gli autentici protagonisti del romanzo) e di colori che partono da tinte tenui per arrivare a forti pennellate sempre più sicure e a volte anche audaci. Tonio e il "vecchio" sono le figure che si stagliano su tutti, ma anche personaggi come Andrea, il grande amico del protagonista. E poi ci sono le donne delineate con sensibilità "femminile", la stessa gia vista nel Maselli del saggio "Diana, un omicidio di stato". Le donne quindi: da zia Carolina a Viola, una figura drammatica, una sorta di meteora all'interno del romanzo, ma un personaggio essenziale per capire davvero "Il sapore della terra". Spesso si danno ai libri, specialmente a quelli dei colleghi, i significati più disparati, arrivando addirittura oltre le loro stesse intenzioni. Succede perchè la lettura dei manoscritti avviene in modo asettico e distante, senza calarsi nello spirito dell' autore. lo ho avuto invece la fortuna di seguire il percorso che ha portato Maselli a dare vita a quest'opera: lo sentivo tutti i giorni, ne capivo le emozioni, le sofferenze, ma soprattutto potevo seguime lo sviluppo. Si tratta infatti di tante fotografie che l'autore ha impresse nella mente e che descrive con grande verismo, quasi da fame piccoli quadri di vita. L'ideale da mettere in scena per un regista con un pò di coraggio.