LIBER CENSUUM DE L'EGLISE ROMAINE.

Due tomi in tre volumi in quarto (26x32 cm) rilegati in tela chiara moderna con tassello di titolo e tomagione al dorso (1A, 1B e II). Il primo volume 1A, datato 1905, è di 19-(2)-600 pagine. Il volume 1B, datato 1910, è di 116 pagine. Il volume II, datato 1905, è di 183 pagine. Qualche sottolineatura a matita. Bruniture al bordo che rende a volte la carta fragile; quindi qualche strappo marginale si può incontrare nei tre tomi. Pubblicata in dispense, a date diverse, e poi riunite in volume, quindi, dal punto di vista logico, il volume 1B che contiene una Introduction e Histoire du Liber Censuum, deve essere considerato come primo volume, anche se pubblicato nel 1910. Il volume 1A è a sua volta preceduto da un Avis e da una aggiunta al Liber Censuum di 19 pp. , che riprende una prima parziale edizione del 1889. Il volume II (Cinquième Fascicule) ha fino a p. 137 il testo del Liber Censuum, e poi da p.139 a 177 il Liber Politicus de Benoit (Benedetto). Da p.179 a 183 vi sono le Additions et Corrections che consentono tra l'altro di mettere ordine nella successione dei due volumi. Si tratta quindi dell'opera completa, per quanto trascritto ed elaborato da Paul Fabre. Un volume di Tables de Matieres venne poi pubblicato nel 1952 da De Boccard. - Il Liber Censuum è il registro dei censi dovuti alla Chiesa di Roma da chiese e monasteri dipendenti dalla Curia romana, composto secondo un piano organico dal cardinale Cencio Savelli (o Cencio Camerario, poi Onorio III) nel 1192, valendosi di precedenti raccolte (Polypticus di Gelasio I, De privilegiis romanae Ecclesiae di Deusdedit), e con l’aggiunta di cartulari monastici e registri pontifici inerenti alla materia; fu aggiornato fino al tempo di Bonifacio VIII (1294-1303). Fondamentale per la conoscenza dell’organizzazione economica e finanziaria della Santa Sede di quel tempo.