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Libri antichi e moderni

Montale, Eugenio (Copertina Di Scipione, Alias Gino Bonichi)

Ossi di seppia [TERZA EDIZIONE]

Giuseppe Carabba Editore,, 1931

non disponibile

Pontremoli srl Libreria Antiquaria (MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1931
Luogo di stampa
Lanciano,
Autore
Montale, Eugenio (Copertina Di Scipione, Alias Gino Bonichi)
Pagine
pp. [8] 158 [2].
Editori
Giuseppe Carabba Editore,
Formato
in 16°,
Soggetto
Poesia Italiana del '900
Descrizione
brossura in leggero azzurro carta da zucchero, con copertina non firmata ma disegnata interamente da Scipione in nero, giallo e rosso,
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura

Descrizione

LIBRO Terza edizione modificata, sostanzialmente definitiva. CON AUTOGRAFO. Dorso leggermente angolato, ma ottimo esemplare (lievissime bruniture alle carte). Sigla «E.M.» manoscritta al colophon, come previsto dalla giustificazione editoriale. La rara terza edizione degli «Ossi di seppia» è, ancora una volta, un’edizione capitale nel lungo lavorio di perfezionamento. È l’astro nascente Enrico Falqui, editor di Carabba, a portare gli «Ossi» a Lanciano per un’edizione che sarà quella letta per tutti gli anni ’30, a fianco delle raccolte dei poeti ermetici che via via stavano uscendo. Le sezioni rimangono le stesse di «Ossi» 1928, con il breve intermezzo degli «Altri versi» qui posposto ai «Sarcofaghi», a fare da ponte tra questi e la suite degli «Ossi» — una modifica chiaramente migliorativa a livello strutturale. Ma a colpire maggiormente è il l’inesausto ‘labor limae’ stilistico, di cui qui è evidentemente impossibile dare il dettaglio, ben riassunto da Mengaldo: «Negli “Ossi”, la raccolta più antica e più variata nel tempo, il materiale correttori si può sistemare in categorie significative, come: la tendenza a regolarizzare le primitive irregolarità prosodiche e metriche; l’eliminazione di ridondanze fonetiche e semantiche a favore di una maggiore concentrazione; l’attenuazione degli aulicismi; la ricerca di una maggiore precisione; l’eliminazione del puramente aneddotico; la variatio, anche a distanza» (La tradizione del Novecento, 2000, p. 69). Barile, Bibliografia montaliana, A3

Edizione: terza edizione modificata, sostanzialmente definitiva.
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