
Libri antichi e moderni
Solinus, Gaius Julius.
Polyhistor, sive De Memoralibus Mundi, sive Collectanea rerum memorabilium.
Anima Mia Guglielmo, 1493
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Pregliasco Libreria Antiquaria (Torino, Italia)
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Dettagli
Descrizione
Solino fu un autore latino, visse tra il III e il IV secolo; nel Medioevo i suoi 'Collectanea rerum memorabilium' (raccolte di cose memorabili) furono noti anche come 'Polyhistor' (il curioso, l'erudito) o, ma più raramente, come 'De mirabilibus mundi' (sulle meraviglie del mondo). Si tratta di una raccolta di cose memorabili, una sorta di compendio di Plinio e di altri autori classici, in cui l'a. annota le cose più strane e meravigliose inerenti a popoli, usanze, animali e piante, in una delle zone geografiche. Tra quelle esaminate: l'Italia, la Grecia, le regioni intorno al Mar Nero, la Germania, la Gallia, la Britannia, la Spagna. Seguono poi le province dell'Africa, l'Arabia, l'Asia minore, l'India e l'impero dei Parti.
Guglielmo "Anima Mia" da Piano Cerreto di Trino aveva esordito a Venezia nel 1485 con un: Commentario al De anima . La sua produzione di gran lunga più rilevante -fra una trentina di testi religiosi ma in seguiti anche storici, grammatici e illustrati - fu l'Isolario di Bartolomeo da li Sonetti (BMC, V,410). Nelle Epistolae di Plinio del Regio si firmò "rogat Gulielmus Tridinensis, cognomento Anima mia cuius hoc opusculum": il ricordo della sua prima stampa, il De anima di Aristotele, divenne parte integrante dell'identità dello stampatore, per distinguersi dai molti che dal Monferrato migravano a Venezia. Gli sono attribuite per gli ultimi anni quest'opera storico-geografica di Solino, e ancora una decina di edizioni tra cui una Theoricae novae planetarum del 1499.
Buon esemplare, lievi macchie d'umido e piccole tracce di tarlo nel margine esterno di alcuni ff. Antiche note di possesso al primo f. di due monaci del convento di San Barnaba a Brescia: 'Barnabae Brixiae Ad usum fratris Aurelii et Milys.'. Era frequente che i monaci disponessero di libri di loro proprietà. Il vescovo di Brescia Berardo Maggi aveva disposto la ricostruzione del Convento di San Barnaba ad uso degli Eremitani negli ultimissimi anni del XIII secolo. A causa della loro condotta scandalosa furono espulsi dalla città e gli Osservanti si occuparono della ricostruzione di parte degli edifici del convento; nel 1490 un grande ambiente da destinare a libreria fu affrescato da Pietro da Cemmo con un ciclo sulla vita di sant'Agostino. Nel 1797 gli stessi frati fecero richiesta di soppressione del convento e per questo furono dichiarati "benemeriti della patria". I chiostri sono ora sede del conservatorio di Brescia.
Super-chancery 4. (210 x 150mm). Roman type. (Ownership inscription cut out from top margin of a2, occasional waterstaining, mainly marginal, a few wormholes to the first leaves). Modern vellum. Provenance: Brescia, monastery of St. Barnaba, brothers Aurelius and Miles (early inscription, annotations). Rare, no copies recorded in ABPC in the past 35 years. Solinus describes wonders of the world derived largely from the natural history of Pliny and the geography of Pomponius Mela. The types arethe ame used by Guglielmo Anima Mia, so-called because of his first printing, to distinguish him from the other typographer moving from Trino Vercellese to Venice. BMC V 412, attribuisce la stampa a una stamperia vicina ad 'Anima Mia'. IGI 9090. HC,14881. Goff S-621.