Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

Roversi, Roberto

Ai tempi di Re Gioacchino. Racconti

Libreria Palmaverde (Officina tipografica Azzoguidi),, 1952

300,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

Questo venditore offre la spedizione gratuita
con una spesa minima di 100,00€

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
1952
Luogo di stampa
Bologna,
Autore
Roversi, Roberto
Pagine
pp. 155 [1].
Collana
collana «Il Circolo», 2,
Editori
Libreria Palmaverde (Officina tipografica Azzoguidi),
Formato
in 16°,
Edizione
Prima edizione nella rilegatura originale a portafoglio.
Soggetto
Poesia Italiana del '900
Descrizione
rilegatura originale a portafoglio,
Prima edizione

Descrizione

LIBRO Prima edizione nella rilegatura originale a portafoglio. Esemplare più che buono. Imperfezioni perimetrali alla copertina (distacco della linguetta del piatto anteriore dell’astuccio, separazione testa e piede delle cerniere e piccola mancanza alla testa del dorso). Carte interne solo marginalmente brunite e piccolo foro all’ultima carta. Ripubblicato con alcune modifiche e in forma di romanzo nel luglio del 1959 da Mondadori con il titolo «Caccia all’uomo» per volontà di Elio Vittorini (che volle fortemente l’opera nella collana da lui diretta «La Medusa degli italiani»), «Ai tempi di re Gioacchino» si presentò per la prima volta come raccolta di racconti nel luglio del 1952, secondo numero della creatura dello stesso Roversi «Il Circolo». Prima opera narrativa del poeta, libraio, editore e intellettuale bolognese, fin lì autore di due sillogi poetiche — «Poesie» del 1942 e «Rime» del 1943, entrambe per i tipi della Libreria Landi —, il libro è un ritratto del Sud durante il periodo dell’occupazione francese, con Gioacchino Murat proclamato re di Napoli nel 1808. Ma l’evocazione di quel tempo storico segnato da scontri tra occupanti e banditi ribelli, da antiche miserie e nuove ingiustizie, che pure Roversi tratteggia con cura, non è che un modo per far trasparire l’appena trascorsa esperienza bellica, la guerra di Liberazione e la più generale condizione italiana, tenendosi tuttavia ben distante da stile e canoni del neorealismo. Amato, come già ricordato, da Vittorini, il libro fu salutato con grande entusiasmo anche da Leonardo Sciascia e da Italo Calvino.
Logo Maremagnum it