
Libri antichi e moderni
Salvatore Calleri
Antonino Caponnetto Eroe contromano in difesa della legalità
Diple Edizioni, 2003
10,00 €
Libreria della Spada online
(Firenze, Italia)
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Dettagli
Descrizione
Non l'ho mai conosciuto di persona. Mi accorgo d'avere scritto una frase che non corrisponde alla verità, sarebbe più giusto dire che non ci si siamo incontrati. Perché il Giudice Caponnetto posso dire d'averlo conosciuto attraverso quello che andava facendo nell'Ufficio Istruzione di Palermo e che i giornali solo parzialmente riferivano. Quando finalmente potei vedere in televisione com'era, due cose mi colpirono molto: la sua apparente fragilità fisica alla quale doveva corrispondere certamente una grandissima forza morale e il suo accento fiorentino. Avevo sempre pensato, per via di quel cognome così meridionale, che dovesse parlare tradendo una certa cadenza siciliana. Mi restò l'impressione di un signore d'altri tempi per i modi e le espressioni, ma sapevo ch'era solo un'impressione perché invece Caponnetto era attentissimo alla truce realtà dei nostri giorni. Voleva combatterla e sapeva pure come. Ebbi anche la certezza - e non l'impressione stavolta - che fosse un uomo giusto. Una specie in via d'estinzione che non solo non è protetta, ma di cui, ai giorni nostri, la caccia è libera e sempre aperta. Poi ci furono le stragi che levarono di mezzo Falcone e Borsellino e c'è un'immagine di lui che non riesco più a togliermi dagli occhi, mentre sale in macchina e pronunzia qualche stentata parola d'estremo sconforto. Il suo volto, le sue parole, in quel momento mi fecero molta paura. Una paura quasi fisica che mi spinse immediatamente a spegnere il televisore. Se uno come Caponnetto arrivava a toccare quel fondo di scoramento assoluto, pensai, allora tutto era veramente perduto. Ma già dalla celebrazione del funerale di Borsellino capii che quella sua forza interiore si era non solo ricompattata, ma aveva preso un nuovo slancio. E infatti continuò a combattere sino alla fine, non più nelle aule giudiziarie, ma nelle aule scolastiche, o dovunque fosse possibile, per spiegare cosa era la mafia, quale tremendo danno arrecava al tessuto vitale non solo della Sicilia, ma dell'intero nostro Paese.
Un giorno, tornando a casa, trovai nella segreteria telefonica un messaggio che testualmente diceva: "Sono un magistrato in pensione. Mi chiamo Caponnetto. Vorrei parlarle". Seguiva un numero telefonico di Firenze.
Quella sua inconfondibile voce: Confesso che non lo richiamai subito. Il rispetto che provavo per quel "magistrato in pensione" mi avrebbe fatto balbettare. Ero troppo emozionato, dovetti calmarmi. Poi composi il numero. Desiderava che io partecipassi a un certo incontro sul problema mafia. Accettai subito, grato. Mi disse in quell' occasione che, per disturbi alla vista, i miei libri era costretto a farseli leggere. Ma, proprio quando stavo per partire per Firenze, un imprevisto mi costrinse a Roma. A quel mancato incontro ci ho pensato a lungo, dopo. E sono arrivato alla conclusione che forse quell'imprevisto, con un poco di buona volontà, si sarebbe potuto superare. Ma questa buona volontà mi mancò. Come mai? Se avevo, come avevo, tanto desiderio d'incontrarlo, perché mi ero arreso così facilmente davanti a un ostacolo superabile?
E proprio mentre mi ponevo la domanda, ne ebbi la risposta: mi ritenevo assolutamente inadeguato. .
Autore/i a cura di Salvatore Calleri
Editore Diple Edizioni Luogo Firenze
Anno 2003 Pagine 108
Dimensioni 22x23 (cm) Illustrazioni ill. a colori e b/n n.t. - colors and b/w ills
Legatura bross. ill. a colori - paperback Conservazione usato come nuovo - used like new
Lingua Italiano - Italian text Peso 500 (gr)
ISBN 8888082069 EAN-13 9788888082066