Bottomore,LE CLASSI NELLA SOCIETÀ MODERNA,Comunità '70[classe sociale,sociologia

Thomas.B. Bottomore,
LE CLASSI NELLA SOCIETÀ MODERNA,
Edizioni di Comunità, Milano 1970,
prima edizione,
brossura, 14x22,7 cm., pp. 96,
collana Studi e ricerche di scienze sociali n.43
titolo originale: Classes in Modern Society,
George Allen & Unwin, Londra 1965,
traduzione dall'inglese di Maria Lucioni,
con la presentazione di Luciano Gallino,
peso: g.180


CONDIZIONI DEL LIBRO:
esemplare in buone condizioni,
macchie alla copertina,
rare sottolineature a matita,
ex biblioteca,
interno ottimo



INDICE
Presentazione di Luciano Gallino 7
I. Introduzione 13
II. La natura della classe sociale 17
III. Le classi nelle società industriali 39
IV. Classe sociale, politica e cultura 71


dalle note di copertina:

L'idea di classe è una delle più diffuse: a renderla universalmente familiare sono sta-
ti decenni di lotte politiche e movimenti rivoluzionari, insieme alla propagazione del
pensiero marxista e allo sviluppo delle ricerche sociologiche.
Ma il suo contenuto è tutt'altro che chiaro.
Chi si addentri nell'argomento scopre subito che già le descrizioni della struttura di
classe non sono affatto univoche; e che le interpretazioni della sua importanza nelle
società moderne sono largamente divergenti.

Questo libro, come ha scritto la rivista inglese « The Humanist », « presenta in ma-
niera magistrale i problemi chiave che ogni esame delle classi sociali deve sol-
levare ».
L'autore chiarisce anzitutto il concetto sociologico di classe; poi analizza il posto che
esso occupa nella teoria marxiana e nelle revisioni critiche e confutazioni di tale teoria;
quindi esamina i caratteri fondamentali della struttura di classe nei due tipi di società
industriale moderna - la capitalistica e la socialista - e utilizza i risultati di questo
confronto per indicare le maggiori questioni che sono oggi aperte ai teorici delle classi.
Infine, nell'ultimo capitolo, Bottomore discute le implicazioni delle differenze e dei conflitti
di classe nel campo politico e sociale: la sua ipotesi di lavoro consiste nell'indagare
quanto i cambiamenti verificatisi nelle società industriali dopo la guerra, e le espe-
rienze compiute dai paesi in via di sviluppo nell'Asia e nell'Africa, puntino verso la
creazione, in un futuro non lontano, di forme meno gerarchiche di organizzazione
sociale.

Nella sua presentazione, Luciano Gallino osserva che il saggio di Bottomore riveste
una particolare utilità, per il pubblico del nostro paese, dove all'uso e all'abuso del
termine di classe corrisponde l'inesistenza di qualsiasi ricerca empirica sulla struttura
di classe dell'Italia contemporanea: sicché «la raccomandazione finale di Botto-
more, per cui la classe rappresenta uno dei fattori di maggior peso in molte delle
questioni più importanti della politica moderna e della politica sociale, donde la
necessità di studiarla a fondo, non ha alcun bisogno, presso di noi, d'essere sotto-
lineata; mentre occorre invece vigorosamente sottolineare il suo tentativo di con-
durre avanti, sia pure nei limiti di un'introduzione al tema, un'analisi " laica e scien-
tifica " in un campo dove predominano per ora, certo sulla base di precise carenze
culturali, di interessi oggettivi e di deformazioni ideologiche, sussulti mistici e va-
pori irrazionali ».

T. B. Bottomore è laureato in economia e
insegna sociologia nell'University of Sus-
sex. Ha pubblicato « Critics of Society »
(1967) e «Sociology» (1969).