Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

Martello, Tullio

Bozza di lettera destinata all’onorevole Francesco Crispi

1867

350,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

Questo venditore offre la spedizione gratuita
con una spesa minima di 100,00€

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
1867
Luogo di stampa
Ginevra,
Autore
Martello, Tullio
Pagine
manoscritto a inchiostro bruno autografo, firmato. Un bifolio, scritte 3 pp.
Formato
215x265 mm,
Soggetto
Economia e scienze sociali Garibaldi e Risorgimento

Descrizione

AUTOGRAFO Documento originale. In ottime condizioni. Nella lettera si fa riferimento ad una raccolta fondi in favore dei feriti garibaldini e a una richiesta di raccomandazione. «[…] Eccovi altre 50 lire, che il comitato di Ginevra ha potuto raccogliere in questi giorni. Esse vi saranno pagate in oro a mezzo dell’accluso vaglia postale. La Riforma del 28 novembre prometteva di pubblicare senza indugio l’indirizzo degli operai tedeschi al popolo italiano; ma fu una promessa non mantenuta. La spedizione delle somme raccolte in sollievo dei feriti garibaldini mi procura l’onore di mettermi in corrispondenza con lei, ed io approfitto della rara occasione per pregarvi d’un favore. Voi difficilmente vi ricorderete di me […] Di voi però conservo una commendatizia per il sig. Ferrara, allorquando questi era ministro delle finanze […] Io era delegato ministeriale per la presa di possesso dei beni ecclesiastici; ma lo zelo con cui accettai la missione e mi diedi a disimpegnarla, mi valse l’esautorazione del mio mandato […] Scoraggiato per le ingiustizie sofferte, partii per la Svizzera, sperando di trovarvi pane e lavoro. Sfortunatamente, io ingegnere, devo, per vivere, dare lezioni di lingua italiana. E quest’è il compenso d’aver risparmiato al demanio dello Stato circa trecentomila lire, che se ne sarebbero ite se per poco mi fossi piegato alle seduzioni dei frati, che coll’oro tentarono la mia onestà […] dal 1859 presi parte a tutte le guerre nazionali, eccettuata l’ultima, per la quale meglio che soldato nella campagna romana, mi credetti utile a Ginevra, dove tentai sostenere l’ignavia dei nostri connazionali […] Composi un comitato […] che non esiste che in me e che produsse già la somma di lire 1000. Se potessi sperar un’occupazione tale da mettere a profitto i miei studii, le conoscenze pratiche che acquistai nei lavori ferroviari della Sardegna […] tornerei in Italia […]». Segue un elenco dei lavori (traduzione di testi di storia del Risorgimento) che Martello stava portando avanti in quel periodo. In calce, la firma: «Ing. Tullio Martello».

Edizione: documento originale.
Logo Maremagnum it