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Libri antichi e moderni

Bonamici Castruccio (Pietro Giuseppe Maria)

Castruccii Bonamici Commentariorum De bello Italico Liber I, II, III (Partes 1 & 2). Editio Altera UNITO A De rebus ad velitras gestis Anno MDDXLIV Commentarius

1750

230,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1750
Luogo di stampa
Lugduni Batavorum
Autore
Bonamici Castruccio (Pietro Giuseppe Maria)
Soggetto
Storia italiana, Militaria, Conflitti italo-austriaci
Descrizione
*Hardcover
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
In ottimo stato
Lingue
Latino
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione
No

Descrizione

In-8° (18x11 cm) in piena pergamena rigida coeva, titolo in oro su tassello al dorso con nervi passanti alle cuffie, tagli rossi. Pp XII, 64; (2) bianche; IX, (1), 60; IX, (1), 174 [i. e. 138]; (2) bianche; X, 78, (2) bianche, fregi ai frontespizi, capolèttere figurati, testate e finali silografici. Lievissime quanto fisiologiche bruniture o arrossature ad alcune rare carte ma più che buon esemplare ad ampi margini e stampato su carta forte. Edizio altera coeva all'originale di questa storia d'Italia durante la guerra di successione d'Austria (1740-1748) che interessò soprattutto il Piemonte e la Liguria. Essa fu commissionata a Castruccio Buonamici dalla Repubblica di Genova e il terzo libro è quasi interamente dedicato all'occupazione di Genova da parte degli Austriaci e alla loro cacciata a seguito della rivolta popolare. Per l'ostilità ai Savoia che trapelava dall'opera e il truce ritratto di Carlo Emanuele III, il Governo della Repubblica reputò di pubblicarla con il falso luogo di Leida (Lugduni Batavorum) pur essendo il libro in realtà stampato a Lucca o a Genova. Castruccio Bonamici (Lucca 1710 - 1761), al secolo Pietro Giuseppe Maria (assunse il nome Castruccio in onore di Castruccio Castracani), insigne latinista e fratello di un altro noto studioso, Filippo, fu soldato di Carlo III di Borbone re di Napoli e narrò la battaglia di Velletri del 1744, a cui prese parte, nel commentario De rebus ad Velitras gestis (pubblicato in prima edizione nel 1746). Per raccogliere l'intero materiale occorrente il B., nel 1748, decise di compiere un viaggio nell'Italia settentrionale e si fermò, com'era naturale data la narrazione cui si stava accingendo, a Genova: vide così la luce il De bello italico.
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