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Libri antichi e moderni

Stramaccioni Alberto

Crimini di guerra. Storia e memoria del caso italiano

Editori Laterza, 2016

19,00 €

Folignolibri

(Foligno, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2016
ISBN
9788858125281
Luogo di stampa
Bari
Autore
Stramaccioni Alberto
Editori
Editori Laterza
Soggetto
Storia
Descrizione
flessibile
Stato di conservazione
Nuovo
Legatura
Rilegato
Condizioni
Nuovo

Descrizione

XIV-180 p., brossura, nuovo. Crimini di guerra sono stati perpetrati in Italia fin dall'Unità con la repressione del brigantaggio e altri sono stati commessi da italiani già a partire dalle spedizioni coloniali in Africa Orientale e in Libia. Ma è soprattutto durante il ventennio fascista che l'Italia si rende responsabile della violazione dei più elementari diritti umani nelle guerre in Etiopia, Somalia, Spagna e - ancor più - nel corso della seconda guerra mondiale. In particolare, tra il 1940 e il 1943, insieme alla Germania, è protagonista di numerosi eccidi di civili in Jugoslavia, Grecia, Albania, ma anche in Russia e in Francia. Poi, tra il 1943 e il 1945, il nostro paese subisce stragi efferate a opera dei nazisti, sostenuti dai fascisti della Repubblica di Salò. Per questo motivo, l'Italia viene a trovarsi nella particolare situazione di essere considerata responsabile e vittima di crimini di guerra al punto da impedirle, nei decenni successivi, di riconoscere tanto le responsabilità dei propri soldati in Africa Orientale e soprattutto nei Balcani, così come di perseguire i nazifascisti colpevoli delle stragi compiute sul suo territorio. Questa vera e propria strategia politica di occultamento ha subito un parziale ripensamento solo dopo la fine della guerra fredda. Dal 2005 a oggi sono state emesse numerose sentenze che hanno contribuito a rinnovare il rapporto tra storia e memoria su una delle questioni più tragiche e controverse della storia nazionale.
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