Dell’arbitrio e dell’imputabilità. Pesaro, Federici, 1886.

16°gr., br. edit. (dorso rinforzato), pp. 206. Antonio Michetti (San Marino 1829 - Pesaro 1909), medico - psichiatra, seguace delle dottrine positiviste, autore di numerosi studi di medicina e psicologia. Successe a Cesare Lombroso nella direzione del Manicomio di San Benedetto di Pesaro. E’ questa l’opera più matura dove, pur riconoscendo i meriti scientifici delle teorie positiviste, ne individua i limiti in alcune posizioni assolutiste. In particolare, ai medici positivisti, pur riconoscendo il merito di avere contribuito significativamente alla conoscenza delle cause organiche della pazzia, rimprovera il difetto di collegare la funzione del pensiero alla “sola” fisiologia del cervello e del cranio. Contesta, inoltre, categoricamente che la pazzia o i comportamenti criminali si possano desumere dai tratti somatici e dalle caratteristiche fisiche. Nell’esaminare i processi di formazione del pensiero che compromettono la facoltà di operare e di giudicare nella pienezza delle personali doti dell’intelletto e nell’autonomia della volontà, si colloca in posizione di equilibrio tra le antiche e le moderne dottrine, identificando un concorso di cause organiche, attinenti alla fisiologia del cervello, e cause non organiche attinenti alla coscienza. Rara edizione originale.