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Libri antichi e moderni

Mariti Giovanni.

DELLA ROBBIA. Sua coltivazione e suoi usi.

Per Gaetano Cambiagi, 1776

750,00 €

Pera Studio Bibliografico

(Lucca, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1776
Luogo di stampa
In Firenze
Autore
Mariti Giovanni.
Editori
Per Gaetano Cambiagi
Soggetto
TESTI ANTICHI E RARI, TESTI ANTICHI. XV° - XVIII° secolo, EDITORIA
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
Accettabile
Legatura
Rilegato
Copia autografata
No
Condizioni
Usato

Descrizione

Prima edizione, dedicata al Granduca di Toscana, Pietro Leopoldo. Cm.21,8x14,2. Pg.XVI, 294. Legatura in piena pergamena rigida. Frontespizio calcografico con stemma granducale coronato in tripla bordura decorativa. Esemplare in barbe, con le prime 28 carte interessate da vecchi aloni piuttosto marcati. In fine cinque tavole su rame di Matteo Carboni, le ultime due in grande formato, raffiguranti tre particolareggiati dettagli della pianta, la lavorazione delle radici tramite macina attivata da un cavallo e i macchinari per la preparazione della tintura rosso robbia. La seconda parte del volume (dalla pg.143 alla fine) contiene "Memoria sulla maniera di tingnere di color rosso incarnato la bambagia, o sia il coton filato ("Dalle osservazioni sul Commercio, e sulle Arti di Giovan Claudio Flachat, Direttore degli Stabilimenti Levantini"). Si tratta dell'unica edizione pubblicata di questo raro testo, opera del fiorentino Giovanni Mariti (1736-1806), eclettico antiquario, scienziato e geografo, che durante un viaggio a Cipro compiuto nel 1760 ebbe modo di conoscere la pianta della robbia, di grande importanza per le tecniche di tintoria dei tessuti su tonalità rosso accese. La pianta veniva coltivata in Oriente e il Mariti ne auspicò l'utilizzo anche in Toscana, dove era comunque già conosciuta in passato. Molteplici le citazioni da altri autori, tra cui Antonio Mondaini. Il Mariti, socio corrispondente dell'Accademia dei Georgofili, operò in ambienti assai vicini alla Massoneria. > Lastri, 82-83 "La Robbia salvatica nasce in Toscana, e la domestica vi fu già coltivata per più secoli con profitto. Il Sig. Mariti dà l'istoria di questa Pianta e la sua coltivazione, come si pratica in Cipro, ricavata da una Memoria d'Antonio Mondaini. Quindi un'Istruzione per macinarne le radiche, ed in ultimo la traduzione di una Memoria di Gio. Claudio Flachat, Lione, 1766, sulla tintura della bambagia; il tutto con annotazioni". Re, "Saggio di Bibliografia Georgica", 94. Parenti, "Prime edizioni italiane", 335. Codice libreria 121779.
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