Dettagli
Anno di pubblicazione
1647
Descrizione
.3 parti in 3 volumi in 4°(mm 225 x165). Pagine parte prima e seconda: [20], 80, 432; parte terza primo volume: [2], 543, [1]; parte terza secondo volume: [44], 407, [133]. Bellissima antiporta incisa da Bloemaert ad ogni volume. Centinaia di ritratti entro ovale con ricca cornice rinascimentale incisa e figurata in xilografia, note al margine a stampa. Piena pergamena rigida coeva con titoli in oro entro tasselli in marocchino rosso. L'edizione delle Vite di Giorgio Vasari del 1647 è una preziosa ristampa dell'edizione del 1568; si tratta della terza edizione (la seconda figurata), curata da Carlo Manolessi, che per quest'edizione riuscì ad acquistare i legni originali (presenti solo a partire dall'edizione del 1568 e non nella prima del Torrentino del 1550), aggiungendo alcuni ritratti e dotando il testo di pratiche postille ai margini. L'antiporta, una per ciascuno dei tre volumi, fu disegnata da Giovanni Angelo Canini, celebre pittore e incisore romano (1617-1666), allievo del Domenichino. Vasari formula questa fondamentale opera storiografica come una "enciclopedia di biografie artistiche" con le biografie degli artisti italiani dal XIII al XVI sec. Le belle illustrazioni degli artisti, furono disegnate dal Vasari stesso ed incise in xilografia da Coriolano, utilizzando i medesimi legni della prima edizione figurata. Egli fu l'iniziatore della critica artistica; in essa vi sono descritte le vite e le opere degli artisti da Cimabue in poi, inoltre l'A. sostiene che solo gli artisti fiorentini hanno fatto rinascere l'arte dal buio del Medioevo; egli conia infatti, il termine "Rinascita" per la prima volta. Dopo la sua pubblicazione molti degli artisti toscani godettero di celebrità internazionale. Questo importante lavoro di valorizzazione e divulgazione dell'arte italiana, iniziata proprio dall'A. si afferma nella storia dell'arte, molto prima che si cominciassero a studiare altre scuole importanti (come la scuola romana del Duecento, la pittura dell'Italia settentrionale del Quattro e Cinquecento). Nella nostra edizione vi sono aggiunte al testo del terzo volume, che nella veste definitiva si spingeva fino al Vasari stesso, le vite di Pontormo, di Michelangelo, di Tiziano e di Iacopo Sansovino.Ottimo esemplare, macchiolina di ossido alle ultime due pagine del primo volume; piccolo alone al margine inf. a pag 337 del secondo vol. e strappetti al margine superiore, restaurati, sempre alla fine del secondo volume, per poche pagine. Antiporta lievemete rifilate ad alcuni margini. Quest'edizione del 1647 è sconosciuta (tranne Graesse e Brunet) a quasi tutti i repertori bibliografici consultati, i quali riportano solo l'edizione del Dozza, 1648. Graesse VI, 264. Brunet V, 1096. Choix, 15790; Schlosser, 251; Gamba, 1725 cita l'edizione del 1568; Cicognara, 2391 indica altra edizione. <BR>