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Libri antichi e moderni

Breislak Scipione

Descrizione geologica della provincia di Milano pubblicata per ordine dell'I. R. Governo di Lombardia. Seconda edizione con le notizie su la vita e su le opere dell'Autore

Per Giovanni Silvestri, 1845

80,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1845
Luogo di stampa
Milano
Autore
Breislak Scipione
Editori
Per Giovanni Silvestri
Soggetto
Lombardia e Milano, Scienze, Geologia
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
Accettabile
Lingue
Italiano
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione
No

Descrizione

In-16°, pp. VIII, 312, brossura editoriale color arancio. Una firma del tempo. Brossura restaurata e con ombre. Fioriture. Seconda edizione (la prima è del 1822), preceduta da notizie del Gley sulla vita e le opere del Breislak (Roma, 1748-Milano, 1826), ben noto geologo e naturalista di origini svedesi. Lo studio esamina i ciottoli, i massi erratici, le ghiaie, le sabbie, le arene, le argille, le pudinghe, le sostanze metalliche, i tufi, i calcari, le torbe e le ossa fossili del circondario di Milano e dei monti della Brianza. In appendice, 'Osservazioni sulle Colline di S. Colombano e della Stradella' ed indici. 'Gli studi geologici del Breislak vanno inquadrati in quel particolare periodo della storia della geologia, fra il XVIII e il XIX sec., in cui in tutta Europa era molto accesa la polemica tra 'plutonisti' e 'nettunisti', cioè tra i seguaci di James Hutton e di Abraham Gottlob Werner. La posizione del Breislak fu di critica nei confronti della scuola werneriana, le cui idee in quegli anni si andavano velocemente propagando dalla Germania in Francia, in Inghilterra e in Italia. Egli attaccò le opinioni non fondate sulle esperienze e i principi vaghi di queste teorie, che esageravano l'influenza dei fenomeni sedimentari nell'evoluzione della crosta terrestre e che si affermavano più per l'autorità della scuola che per la validità degli argomenti, la qualità e la quantità delle osservazioni sperimentali. Il Breislak comprese che gli errori nelle interpretazioni dei fenomeni geologici erano ricollegabili con le ancora scarse conoscenze nel campo della fisica e della chimica; seppe inoltre prevedere che soltanto mediante uno stretto collegamento con queste scienze la geologia si sarebbe concretata in una dottrina fondata su osservazioni precise e su interpretazioni obiettive dei fenomeni naturali, abbandonqnd così il carattere di semplice raccolta di dati, più o meno certi. Indubbiamente sulla posizione del Breislak influirono molto le sue prime ricerche eseguite sulle regioni vulcaniche dell'Italia centro-meridionale; egli vide infatti nello studio dei vulcani la possibilità di applicare alla geologia i principî della chimica. La sua posizione fu quindi vicina a quella della scuola plutonista, della quale però non condivise gli eccessi. Spetta infine al Breislak il merito di aver compilato alcuni importanti trattati, a carattere generale, di geologia, con i quali contribuì ad una migliore conoscenza dei vari problemi, attenuando, grazie alla sua posizione equilibrata ed obiettiva, le violente polemiche esistenti in campo geologico. Da lui prese nome la breislakite, minerale vulcanico appartenente alla serie ludwigite-vonsenite.' (Luigi Gennari in D.B.I., XIV, 1972. Cfr. (prima edizione): Predari, p. 28. Catalogo Hoepli, 569. D.B.I., cit. (con bibliografia).
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