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Libri antichi e moderni

Giudici Gaetano.

Discorso sopra l'Articolo 355 della Costituzione Cisalpina risguardante il Culto. Edizione II con una Appendice.

Galeazzi,, 1799

50,00 €

La Darsena Studio Bibliografico

(Modena, Italia)
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Dettagli

Anno di pubblicazione
1799
Luogo di stampa
Milano,
Autore
Giudici Gaetano.
Editori
Galeazzi,
Soggetto
Costituzione cisalpina religione napoleonica

Descrizione

Cm. 20, bross. muta orig. azzurra, pag. 62 (2) XIV (1 c.b.). Titolo manoscritto al piatto ant., internamente ottimo esemplare. Interessante interpretazione giuridica. "L'Articolo assicura, e guarentisce la libertà del Culto dei Cittadini, lasciandone loro la scelta. I Cattolici possono estendere questa libertà oltre i limiti; i Filosofi restringerla oltre la convenienza. Sì gli uni che gli altri debbono richiamarsi alla semplicità della massima Costituzione". Il Giudici fu un personaggio molto importante e attivo nella cultura dell'epoca: "Più concretamente politico fu l'impegno svolto dal G. nel triennio della Repubblica Cisalpina. Quello tra il 1796 e il 1799 fu per lui un periodo di intensissima attività, ispirato a una sostanziale fiducia nell'opera stabilizzatrice di Napoleone Bonaparte e punteggiato di assidue presenze nella pubblicistica e nelle istituzioni. Coerente con i propositi da poco attribuiti ai teologi francesi e da lui dimostrati validi, il G. impersonò tra tutte le varie anime del cattolicesimo del tempo quella che, rifiutando le prese di posizione intransigenti, praticò sempre con il mondo laico in fermento un dialogo inteso a conservare o a riportare l'ordine minacciato dalla demagogia e dal settarismo. Accettò dunque la repubblica, la fine dei privilegi aristocratici e la limitazione di quelli della Chiesa; discusse gli aspetti ecclesiastici della nuova legislazione trovando equo il principio della libertà di culto perché ispirato a tolleranza verso le altre confessioni e perché l'egemonia numerica del cattolicesimo non poteva tradursi in un diritto costituzionale, mentre andava eventualmente fatta valere attraverso il dibattito sulle leggi (Discorso sopra l'art. 355 della Costituzione cisalpina risguardante il culto, Milano anno I della Repubblica Cisalpina [1797]; sembra che proprio il tema della tolleranza accostasse il G. alla massoneria)". (Dizionario biografico Treccani).
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