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Libri antichi e moderni

Giuseppe Galasso

ECONOMIA E SOCIETÀ NELLA CALABRIA DEL CINQUECENTO

GUIDA EDITORI, 1992

29,99 €

Studio Maglione Maria Luisa

(Napoli, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1992
ISBN
9788878350489
Luogo di stampa
NAPOLI
Autore
Giuseppe Galasso
Pagine
488
Volumi
1
Collana
Volume 6 di L'altra Europa
Editori
GUIDA EDITORI
Formato
23 cm
Edizione
TERZA
Soggetto
Storia moderna, Storia economica, Calabria, Economia, Brigantaggio, Storiografia, Localistica
Descrizione
DISPONIBILITÀ GARANTITA AL 99%; SPEDIZIONE ENTRO 12 ORE DALL'ORDINE. RIMANENZA DI MAGAZZINO PARI AL NUOVO.
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Print on demand
No
Condizioni
Nuovo
Prima edizione
No

Descrizione

Durante tutto il Cinquecento, la Calabria conosce un lungo periodo di espansione economica. La feudalità si piega alle strutture giuridiche e politiche della monarchia assoluta, la spinta demografica persiste, il popolo "quattrocentesco" comincia a differenziarsi in una pluralità di moderni ceti concorrenti, l'aristocrazia agraria e la borghesia maggiore sembrano predestinate all'alleanza e alla fusione.

Il Cinquecento è stato per la Calabria, come per altre aree d'Italia e d'Europa, un secolo di grande espansione: la popolazione tra l'inizio e la fine del secolo è raddoppiata, sono migliorate le condizioni economiche e il modo di gestire l'agricoltura. Sono nati nuovi centri su iniziativa oculata di alcuni feudatari (nella nostra zona sono stati fondati Fabrizia, Canolo e Caraffa del Bianco per esempio). In Calabria sono giunte importanti famiglie di origine genovese (il fenomeno è notissimo ed è chiamato dagli studiosi la calata dei genovesi) attratti da nuove prospettive economiche, alcune sono divenute feudatarie, altre si sono definitivamente stanziate nella regione la cui economia, evidentemente – al contrario di oggi – richiamava persone dal nord verso il sud. Il Seicento, invece, in linea con il resto del nostro continente, segna una fase di arresto della crescita e in taluni casi di recessione economica e demografia. Le ragioni che spiegano il fenomeno non sono da ricercare in Calabria ma nell'economia mondiale, legata allo sfruttamento non del tutto oculato delle colonie americane da parte della Spagna. La cosiddetta rivoluzione dei prezzi, cioè un aumento esponenziale dell’inflazione durante gli ultimi decenni del '500 che produsse danni gravissimi soprattutto ai lavoratori salariati. A complicare le cose giunsero fenomeni di carattere naturale, quali terremoti, carestie ed epidemie a cui vanno aggiunte le guerre, prima fra tutte quella del trent'anni (1618-1648) che segnò il definitivo tramonto della potenza spagnola. Tali problemi ne generarono altri: il Seicento in Italia e anche in Calabria è il secolo delle rivolte, rivolte antifeudali, antifiscali, anti-spagnole certo ma in larga misura indotte dalle peggiori condizioni economiche.

Informazioni bibliografiche
Titolo: Economia e società nella Calabria del Cinquecento
Autore: Giuseppe Galasso
Editore: Napoli: Guida Editori, Luglio 1992
Collana: Volume 6 di L'altra Europa
ISBN: 8878350486, 9788878350489
Lunghezza: 488 pagine; 23 cm
Edizione: terza (1967, 1975, 1992)
Soggetti: Storia moderna, Borbone, Regno di Napoli, Aragonesi, Filippo II, Spagna, Francia, Sicilia, Economia, Brigantaggio, Agricoltura, Lotta di classe, Nicotera, Fiscalismo, Crisi agraria, Oligarchie, Nobiltà, Calabria, Vite, Vino, Olivo, Sviluppo economico, Seta, Scambi, Pastorizia, Mondo rurale, Sussistenza, Gaetani D'Aragona, Cosenza, Dainotto, Galluppi, Zuniga, Pedro De Toledo, Tappia, Storia economica, Medioevo, Feudalesimo, Storiografia, Mezzogiorno, Sud, Storia locale, Genealogia, Araldica, Classi sociali, Storia economica, Meridionalismo, Studi culturali, Localistica, Geografia, Indici, Bibliografia, Tabelle, Carte, Suffeudi, Principi di Bisignano, Terra, Proprietari terrieri, Masseria di Ravello, Commercio calabrese, Pastorizia, Pascoli, Allevamenti di bestiame, Artigianato, Olio, Vigneti, Demografia, Feudalesimo, Cerealicoltura, Massari, Seta, Aziende, Saggi storici, Libri Vintage Fuori catalogo, Italia, Modern history, Bourbon, Kingdom of Naples, Aragonese, Philip II, Spain, France, Sicily, Economy, Brigandage, Agriculture, Class struggle, Agrarian crisis, Oligarchy, Nobility, Vine, Wine, Olive tree, Economic development, Silk, Exchanges, Pastoralism, Rural world, Subsistence, Economic history, Middle Ages, Feudalism, Historiography, Mezzogiorno, South, Local history, Genealogy, Heraldry, Social classes, Economic history, Southernism, Cultural studies, Localistics, Geography, Indexes, Bibliography, Tables, Cards, Principles, Land, Landowners, Calabrian trade, Pastoralism, Pastures, Livestock farms, Handicraft, Oil, Vineyards, Demography, Feudalism, Cereal farming, Silk, Companies, Historical essays, Out of print books, Italy of the South, Renaissance, Rinascimento

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Galasso Giuseppe (1929) è uno storico, giornalista, politico e professore universitario Tra il 1983 e il 1987 è stato sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali e Ambientali (primo e secondo governo Craxi). In tale qualità è stato autore di una serie di decreti ministeriali che hanno imposto vincoli su diversi beni paesaggistici (cosiddetti ‘galassini’): successivamente diede a tale complesso amministrativo fondamento legislativo più solido di quello offerto dalla precedente legge Bottai del 1939, facendosi promotore della legge n. 431 del 1985 per la protezione del paesaggio (detta ‘legge Galasso’). Dal 1988 al 1991 (governo De Mita - sesto governo Andreotti) è stato sottosegretario al ministero per l’Intervento Straordinario nel Mezzogiorno.
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