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Libri antichi e moderni

Manuzio Aldo Il Giovane

Eleganze scielte da Aldo Manutio con copia toscana e latina accresciute sotto i loro Capi dal M.R.P.F. Girolamo Capugnano; E da noi in questa nostra Impressioneda molti errori espurgate.

appresso li Prodotti,, 1700

140,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1700
Luogo di stampa
In Venetia,
Autore
Manuzio Aldo Il Giovane
Editori
appresso li Prodotti,
Soggetto
LETTERATURA VENEZIA ALDINA ALDO MANUZIO IL GIOVANE UMANESIMO, ESTETICA

Descrizione

In 12°; 72, 504, (24) pp. le ultime tre pagine bianche. Legatura coeva in piena pergamena molle. Titolo manoscritto da mano coeva al dorso. Un piccolo forellino al dorso, qualche pagina con leggere fioriture dovute alla qualità della carta e nel complesso esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Piccolo fregio xilografico al frontespizio. Finalini xilografici. Aldo Manuzio il Giovane, nato il 13 febbraio 1547 e morto il 28 ottobre 1597, è stato un significativo editore e scrittore italiano e "Le Eleganze", pubblicata per la prima volta nel 1556 dallo stesso Paolo, sono unadelle sue opere di maggior successo editoriale. Questa opera ha avuto un'importanza particolare nel contesto della tipografia e della letteratura del Rinascimento, poiché rappresenta un tentativo di coniugare l'approccio umanista con le esigenze estetiche e stilistiche della lingua italiana. "Le Eleganze" si distingue per la sua attenzione alla corretta espressione linguistica e per le regole stilistiche proposte, che miravano a elevare la qualità della scrittura. Manuzio il Giovane, discendente di Aldo Manuzio, fondatore della celebre casa editrice aldina, si impegnò a mantenere viva la tradizione del nonno producendo testi di alta qualità e promuovendo la cultura classica. Attraverso "Le Eleganze", egli cercò di offrire ai lettori strumenti pratici per migliorare la loro scrittura e per comprendere meglio le sfide dell'italiano. Il suo lavoro riflette una continua ricerca di bellezza e precisione, evidenziando l'importanza della lingua come veicolo di cultura.Scrive Emilio Russo nella voce dedicata ad Aldo il Giovane nel Dizionario Biografico degli Italiani (Treccani, Volume 69, 2007): "[.] Per iniziativa del padre ottenne alcune rendite ecclesiastiche e fu posto a studiare sotto la guida di diversi precettori: undicenne, in visita a Padova, impressionò un erudito del calibro di Marcantonio Mureto. Pochi mesi dopo continuò da solo gli studi, cominciando a collaborare con il padre nelle attività della stamperia e nella fittissima corrispondenza con i letterati del tempo. Già nel 1556 uscì, per le edizioni di Paolo, la raccolta delle Eleganze, insieme con la copia, della lingua toscana e latina, scielte da Aldo Manutio, utilissime al comporre nell'una e l'altra lingua. La dedica, del 30 giugno, era indirizzata a L. Beccadelli e l'opera, che aveva l'obiettivo di accompagnare le "propie figure toscane con le propie latine" (c. *2v), avrebbe incontrato larghissima fortuna editoriale, più volte ristampata e incrementata dal Manuzio. Dopo la partecipazione, nel 1559, alla correzione delle epistole ciceroniane nell'edizione curata dal padre, nel gennaio 1561 il M. pubblicò l'Orthographiae ratio, ab Aldo Manutio, Pauli f. collecta, con una lettera di dedica a Francesco Morando, nella quale le prime parole sono spese a ricordare il nome fatto illustre dagli avi con l'eccellenza negli studi umanistici, e il proprio impegno a perpetuarne la fama. […]". Bell'esemplare. Rif. Bibl.: ICCU IT\ICCU\URBE\027644.
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