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Libri antichi e moderni

Attilio Scarpellini, Andrea Cortellessa, François Grosso

Figlio di cane

Mimesis, 2024

non disponibile

Mimesis Edizioni (Sesto San Giovanni, Italia)

non disponibile

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
2024
ISBN
9791222308661
Autore
Attilio Scarpellini
Pagine
80
Collana
Filosofie del teatro (57)
Editori
Mimesis
Formato
175×104×14
Soggetto
Slepian, Vladimir, Studi teatrali
Prefatore
Andrea Cortellessa, François Grosso
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Una panchina. Due uomini. Siedono uno con le spalle all’altro, come sui due lati di un nastro di Moebius. Si parlano, ma non si raggiungono, una parete sottile li separa. Uno interroga la propria memoria lacunosa. L’altro ha fame e vorrebbe diventare un cane. Sulla scena che tiene insieme il loro impossibile essere contemporanei, il loro incontro mancato, nevica, come il 18 febbraio 1978 nevicava a Parigi, mentre gli strilloni diffondevano la notizia che la notte prima l’esercito cinese era entrato in Vietnam. Da un dialogo d’ombre risorgono la figura e le parole di Vladimir Slepian, artista e scrittore “senza opera”, cinico vagabondo del pensiero nella Parigi degli anni Settanta che, fuggito dall’Unione Sovietica, pubblicò un unico racconto, Fils de chien, venne accolto nelle pagine di Mille piani di Deleuze e Guattari e poi si dileguò nella sua stessa leggenda. Prefazione di Andrea Cortellessa. Postfazione di François Grosso.