Gli Asolani.

In-12°; 12 cc., 236 pp., 1 c., assente ultima c.b. Legatura settecentesca in mezza pelle con titolo e fregi in oro al dorso, tagli rossi (difetto alla cuffia superiore e forellino di tarlo alla parte inferiore del dorso). Lievi ombreggiature e gore; margine superiore sobrio. Esemplare proveniente dalla biblioteca di Giovanni Antonio Cavazzi della Somaglia (suo ex-libris al contropiatto anteriore). Buona edizione dedicata al Conte Cesare Locatello. Gli Argomenti a ciascun libro sono opera di Tommaso Porcacchi.
Celebre opera del Bembo sull'amor platonico che conobbe un vastissimo successo e numerose ristampe: “Gli Asolani, scritti prima del 1502 e pubblicati nel 1505 -dialoghi in volgar lingua, inspirati dalla lettura del simposio di Platone e dai commenti del Ficino… sono ritenuti l’opera sua più notevole. Immagina il Bembo che, festeggiando Caterina Cornaro, regina di Cipro, nel castello di Asolo, donatole dalla repubblica di Venezia, le nozze d’una sua dama, tre giovani veneziani si incontrino con tre dame del seguito della regina, e presso una fontana del giardino discutano se amore sia un bene o un male.” (Renda-Operti). U. Renda, P. Operti, Dizionario storico della letteratura italiana, (terza edizione), p. 121.