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Libri antichi e moderni

Jakob Wassermann, Claudio Salone

Gli ebrei di Zirndorf

Robin, 2025

20,90 € 22,00 €

Robin Edizioni

(Torino, Italia)
Chiusi per ferie fino al 31 Agosto 2025.

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2025
ISBN
9791257141233
Autore
Jakob Wassermann
Pagine
300
Collana
Biblioteca del vascello
Editori
Robin
Curatore
Claudio Salone
Soggetto
Narrativa classica: generale e letteraria, Riguardante le persone e i gruppi ebraici
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

"Gli ebrei di Zirndorf" fu pubblicato nel 1897. In un ampio “preludio” viene raccontata la storia degli ebrei di una piccola cittadina nei pressi di Fürth nel XVII secolo, che diventano seguaci fanatici dell'autoproclamatosi “Messia” Sabbatai Zevi. Il romanzo vero e proprio è invece ambientato nel 1885 e racconta le vicissitudini del giovane Agathon, che crede di poter reincarnare Sabbatai Zevi, ma che alla fine deve riconoscere la vanità del suo progetto di redenzione. Tacciato ingiustamente di antisemitismo e di contiguità con il nazionalsocialismo, con Die Juden von Zirndorf Wassermann propone una sua originale soluzione della “questione ebraica". In essa, se da un lato il ruolo dell’ebraismo tedesco è quello che prende le mosse dall’Haskalah illuministica e che predica l’abbandono del tradizionalismo più retrivo (da qui origina soprattutto l’accusa di antisemitismo, per il ritratto che l’Autore fa, con tonalità scabre e violente, di talune caratteristiche delle comunità ebraiche), dall’altro è quello di incarnare, attraverso la figura di un Messia (Sabbatai Zevi nel preludio, Agathon nel corpo del romanzo vero e proprio), una soluzione personalistica (evidenti le affinità tra il Messia/Agathon e l’Übermensch nietzschiano) capace di superare, “al di là del bene e del male”, le distinzioni e le contrapposizioni su basi etniche per donare all’intera società la libertà dalla superstizione, e dal razzismo. Un Messia che è cristiano ed ebreo a un tempo (Agathon è nato da una madre ebrea e da un padre cristiano) e che si fa attore di un’utopia, quella di una società priva di egoismi e di ricerca del profitto, tesa unicamente ad affermare la gioia e l’amore fra gli uomini, in una terra “pura e semplice, senza croce, senza sentirsi abbandonati, senza rinunce, senza regolamenti di conti con qualcuno lassù.”
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