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Libri antichi e moderni

Rigi Maroncelli, Edda

I Brancaleoni di Rocca Lionella. Storie e leggende

Grafica Vadese, 1987

24,00 €

Salvalibro Snc

(Foligno, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1987
Luogo di stampa
Sant'Angelo in Vado (PU)
Autore
Rigi Maroncelli, Edda
Editori
Grafica Vadese
Formato
23 cm
Soggetto
Descrizione
paperback
Stato di conservazione
Buono
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Usato

Descrizione

Seconda edizione arricchita di particolari e di documenti iconografici e storici - Brossura editoriale con bandelle, 197 pagine con illustrazioni e facsimili in nero a corredo del testo. Indice consultabile nelle nostre immagini. Ottima copia, probabilmente mai letta, di un testo di difficile reperibilità -- Rocca Leonella fu il primo possedimento della nobile famiglia dei Brancaleoni (deve il nome a Lionello Brancaleoni, che l'abitò nel XV° secolo), cosa che si evince dai canoni d'affitto pagati dai componenti la celebre casata ai religiosi della Cattedrale di Cagli già nel 1107. Rocca Leonella prosperò fino al 1517, anno in cui la sua fortificazione principale venne abbattuta da Lorenzino de' Medici, e al Signore del luogo - Federico Brancaleoni - toccò la fine tragica della decapitazione, esecuzione derivante dalla falsa accusa mossagli contro dai conquistatori: quella di aver battuto moneta. Il paese venne risparmiato, ma ormai la fine aveva trovato il suo inizio. L'introduzione del Prof. Lorenzo Paolini: "Questo romanzo storico sui Brancaleoni di Rocca Lionella rappresenta un felice tentativo di raccogliere fragili orme di storia vissuta, reintessendole con invenzione poetica e appassionata fantasia. Non è un canto agli eroi, alle dame, alle armi e all'amore con il distacco della finzione estetica: a sostegno del recupero dell'individualità personale vi è la lieta riscoperta della 'virtù' - concetto pressochè dimenticato dalla cultura contemporanea - come insieme di tratti morali, di doti culturali e religiose nei singoli componenti di un nobile casato feudale. Il senso eroico della vita viene così scandito da azioni e da comportamenti di valore. Anche i drammi - le belle pagine sull'incendio di Cagli e sulla tragica fine di Ippolita - che restano quasi sempre misteriosi, sono osservati in questa luce. Pulsa inoltre con forza il senso delle proprie tradizioni, delle proprie radici lontane, che è racchiuso nel più intenso amore della propria terra. Questa terra aspra e dolce -la natura, il paesaggio, i borghi, i castelli, le persone -che l'autrice con finissima sensibilità e toccando tutti i registri di un linguaggio profondo, non solo pittorico, fa palpitare all'unisono con i suoi antenati, ispirandone le vicine o lontane premonizioni, questa terra vien quasi dotata di un'intelligenza e di un anima."
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