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Libri antichi e moderni

Gadda, Carlo Emilio

Il castello di Udine

Edizioni di Solaria (Tipografia F.lli Parenti),, 1934

350,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1934
Luogo di stampa
Firenze,
Autore
Gadda, Carlo Emilio
Pagine
pp. 251 [5].
Collana
«Collezione di Solaria» n. 38,
Editori
Edizioni di Solaria (Tipografia F.lli Parenti),
Formato
in 8°,
Soggetto
Narrativa Italiana del '900
Descrizione
brossura avorio stampata in nero ai piatti e al dorso, con titolo in rosso in copertina e sul dorso;

Descrizione

LIBRO Edizione originale nella tiratura non numerata. Lieve iscurimento marginale alla brossura e alle carte, nel complesso un esemplare molto buono nella tiratura riservata alla vendita. Opera seconda e complesso «romanzo “pastiche”» o, più prosaicamente, «raccolta di prose» riunite entro una fittizia cornice metaletteraria costituita dalla curatela di tal «Dott. Feo Averrois» cui «Gli editori di “Solaria” hanno commesso d’annotare gli scritti del Gadda (C.E.) raccolti nel presente volume» (p. 9). Come abitudine delle Edizioni di «Solaria», a una tiratura numerata piuttosto esigua, di soli complessivi 150 esemplari (ma: 20 su carta di pregio e 130 su carta normale) che «compongono l’edizione originale», seguì una non meglio specificata «tiratura fuori serie riservata alla vendita», identica, che usualmente completava con la numerata le mille copie (dunque stimabili circa 850 copie per la tiratura veniale — presente esemplare). L’opera vinse il Premio Bagutta nell’anno della pubblicazione. -- «Nuclei omogenei sono costituiti da prose di guerra (la “Parte prima”), derivabili da quel “Giornale di guerra e di prigionia” che rimarrà sconosciuto fino al 1955; e da scritti di “reportage” crocieristico (la “Parte seconda”), in cui Gadda può mettere alla prova le doti virtuosistiche di narratore-descrittore di paesaggi umani e naturali. Nelle altre due sezioni, più disomogenee, Gadda raccoglie quasi tutta la propria produzione tra il 1931 e il 1933. Sia negli itinerari della crociera (raccontati con una epicità dissonante rispetto all'ottuso conformismo dei viaggiatori), sia nei racconti di tema sentimentale o nelle descrizioni d'ambiente, è da cogliere — come ha scritto Contini — “quanto di risentimento, di passione e di nevrastenia covi dentro al fatto del pastiche”. Premesse al volume sono le pagine programmatiche di “Tendo al mio fine”, ironica affermazione di una volontà di ottimismo ad oltranza, malgrado la condizione di “umiliato dal destino, sacrificato alla inutilità, nella bestialità corrotto, e però atterrito dalla vanità vana del nulla”, tesissimo esempio di un pastiche di drammatico parodismo» (Giorgio Patrizi, voce DBI, vol. 51, 1998). Sebastiani, Catalogo Gadda, n. A III

Edizione: edizione originale nella tiratura non numerata.
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